Il Consiglio ha detto no: bocciato il Bilancio, palla al commissario
Il Consiglio comunale non è stato in grado di approvare il Bilancio di previsione 2016-18. Al termine di una seduta fiume durata oltre 5 ore (e terminata all’1.15 della notte), lo strumento finanziario è stato respinto con 6 voti favorevoli e 6 contrari. Erano assenti i consiglieri Domenico Occhipinti, Maria Zisa e Santina Caccamo. La maggioranza è stata battuta ancora una volta. L’iter passa così nelle mani del commissario Carmelo Messina, che si è insediato venerdì scorso dopo la nomina della Regione. Toccherà a lui sciogliere gli ultimi nodi e sostituirsi al Consiglio per mandare in porto quello che il sindaco Iurato, per l’ennesima volta, ha definito un “Bilancio di guerra”.
Come sostenuto dall’assessore al ramo Giansalvo Allù nel corso della discussione “mancherà un milione di euro rispetto allo scorso anno, al di là di qualche leggera modifica non ci può essere alcuno stravolgimento”. E, come conferma il primo cittadino, “siamo costretti ad azzerare alcuni capitoli e rinunciare ad alcuni servizi. E’ già una vittoria – sostiene Franca Iurato – non dichiarare il dissesto come avvenuto in altri comuni. Abbiamo fatto alcune scelte drastiche e dolorose, ma siamo in uno stato di necessità. Spero che l’opposizione ne prenda atto e si esprima in modo favorevole”. Ma dai banchi dell’opposizione è stato un ‘no’ deciso e maturato in modo convinto dopo che la maggioranza ha respinto un emendamento sugli studenti pendolari, che prevedeva lo storno di alcune somme per ripristinare il servizio a carico del Comune. Gli studenti, secondo le nuove direttive che gli uffici appronteranno entro la fine di luglio, viaggeranno anche a proprie spese. La quota di compartecipazione delle famiglie (probabilmente) verrà stabilita sulla base dell’ISEE. L’unica nota di rilievo della serata, per certi versi inattesa, è l’approvazione di un secondo emendamento dell’opposizione, che prevede lo storno di 8mila euro (sottratti al Marchio di Montalbano) per la riqualificazione di due piazzette a Caucana: la proposta è stata accolta con 11 voti favorevoli e 1 contrario (Corallo). Ma questo atto di generosità della maggioranza non è bastato a far cambiare idea ai colleghi dell’opposizione, che all’ultima votazione, quella definitiva, hanno detto ‘no’.
In precedenza l’aula consiliare è parso un mercato rionale, con i consiglieri d’opposizione costretti – a turno – a entrare e uscire per permettere alla discussione di procedere. Era presente infatti una folta rappresentanza di studenti e genitori e l’obiettivo era arrivare al voto sugli emendamenti per capire cosa fare con il trasporto pendolari. In questo clima del tutto folcloristico, è stato approvato (6 favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti) il piano triennale delle Opere Pubbliche e il Documento Unico di Programmazione, con l’aggiunta di un emendamento (approvato all’unanimità) che prevede un impegno, da parte dell’Ufficio Tecnico, per la messa in sicurezza di via Conte del Marsico, che si allaga quando piove. Ma piove anche in aula e Luca Agnello, nel finale, lancia una sfida che la maggioranza si limita ad ascoltare in silenzio: “Mancano dieci mesi e sembra inutile, a questo punto, dirvi di lasciare le poltrone e andare a casa. Ma spero che tutti gli elementi di questa maggioranza, nella prossima campagna elettorale, sosterranno il sindaco Franca Iurato. Per tutti voi ricandidarvi è un dovere civico e un obbligo morale”.
6 Comments
Scusate ma qualcuno mi spiega la “sfida” che il fine politicante Agnello lancia all’Amministrazione. Ci tiene che si ricandidano, perché? Che pensa di vendicare la sverniciata di 4 anni fa? Ci è rimasto male è vuole rifarsi? Lo so che per un “talento” della politica italiana, ma che dico, internazionale, come lui, perdere 5 anni è uno spreco, e capisco anche che se non vince stavolta deve organizzarsi a fare altro ma quello che proprio non capisco è l’obbligo morale della ricandidatura del sindaco. Chissà quale mossa geniale nasconde una dichiarazione così altamente politica, da stratega. Noi comuni mortali non possiamo capire e rimanendo terra terra penso solo a quante risate mi farò in campagna elettorale. Ciao
Chi ha amministrato per i primi 5 anni, secondo il mio modesto parere, ha il dovere civico di rimettersi al giudizio degli elettori per capire se abbia amministrato bene o male . E’ troppo comodo in un lustro distruggere 18 anni di amministrazioni e poi ritornarsene a casa come se nulla fosse. Gentile Giuseppe ( se questo è il su vero nome) , le risate (amare) continuiamo a farcele già da 4 anni, e casomai in campagna elettorale rideremo insieme, magari seduti in piazza a guardare i comizi elettorali. In caso di ulteriori chiarimenti sa bene dove lavoro, la mia porta è sempre aperta; sarò lieto di ospitarla e possibilmente potrò trarre spunto per qualche utile riflessione.
Ciaone
La discussione pacata già la apprezzo e le rispondo analizzando le frasi. Mi chiamo Giuseppe, sì. Sul lustro che distrugge i 18 anni non sono d’accordo, non mi dica che i 18 anni precedenti hanno migliorato il paese perché basta chiedere a destra e a manca alla gente che ancora maledice alcune cose dell’una e dell’altra sindacatura. Il paese peggiora, irreversibilmente, come tutta Italia per le difficoltà economiche innanzitutto, quindi, mi verrà da ridere (amarissimo) quando nuovi profeti faranno comizi promettendo miracoli e lei, mi permetta, non sarà con me fra la gente, ma sul palco tra i profeti. Proprio lei ha predicato per quasi un lustro che chissà quali cose avrebbe fatto, se all’amministrazione, beh ci vada, la voteranno più per demerito dell’attuale che per meriti suoi e poi ci mostri come si fa ad amministrare. Già all’opposizione non è che avete brillato (uso il plurale perché non è solo lei a congegnare mirabilie),ma per fortuna la gente non si informa, ascolta chi abbaia più forte e in questo siete stati bravi. Vedremo, e sul dove lavora lo scopro adesso, leggendo sul banner pubblicitario che scorre su questo sito, forse per questo dovrei saperlo bene? Sa pubblicizzarsi “bene” insomma, nel lavoro e nella politica
Diciamo che in un lustro hanno distrutto ” le poche cose buone” fatte dalle precedenti amministrazioni. Sarebbe da ipocriti rimanere insensibili a una critica, ma mi piace considerarla ( per quanto a volte dura ) sempre e cmq un punto fondamentale per migliorarsi o ” aggiustare il tiro “, così come negare l’ ambizione di poter entrare nei processi decisionali della macchina amministrativa ( ma, mi creda, non è così sicuro come si può pensare ) . Sarebbe per me importante, in questa ottica, capire quali “mirabilie” io e miei colleghi avremmo promesso, e come avremmo potuto brillare dai banchi dell’ opposizione secondo il suo punto di vista. Sul fatto che sul palco l’ alternativa verrà votata soprattutto per demeriti dell’ attuale amministrazione, con umiltà non le nascondo che, in parte, condivido il suo pensiero.
Giuseppe penso che solo tu, sei come le tre scimmiette: non vedo e non sento perche di parlare anzi, sparlare lo fai. Apprezzo tantissimo il lavoro fatto dal Cons. Agnello e da tutta la sua coalizione, ma essendo loro in minoranza non potevano far altro che incassare tutte le pocherie fatte da questa amministrazione. Come dice lui, questa amministrazione ha distrutto decenni di lavoro fatto dai Sindaci passati, vuoi bravi, che meno bravi, ma mai il paese è sceso così nel degrado in questi quattro anni. Quindi giuseppe apri gli occhi, e guarda come è adesso ridotto questo paese e le zone a mare.
Io pensoi che peggio di così!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
bah! secondo me, tutto si potrebbe riassumere in una sola espressione: ‘sto belvedere non s’ha da fare.
perché, signori, mi sa che il problema è sempre e solo quello. la lingua batte dove il dente duole. tutte queste messe di traverso, da osservatore lontano (e divertito), hanno troppo il sapore della ripicca. la caserma non c’è più, amen, ci si rassegni. che si fa? si lascia così, salvo poi andar strombazzando in giro che la spianata è lì, abbandonata a se stessa? ci si deve fare qualcosa e, per farcisi qualcosa, serve un mutuo d’investimento, lo sanno anche i muri.
non lo so, non lo so… è così grave che non ci sia, che so, un solenne papallosso tipo quello che c’è all’entrata d’a sicca, che accoglie residenti e turisti in un caldo abbraccio cementizio? dove c’era la villa giardinelli, per capirci, che i più vecchi di noi sicuramente ricordano.
oh, se il problema è questo, io potrei suggerire alla futura amministrazione una fantastica soluzione: per il momento, fate fare a questi incompetenti il belvedere. poi, appena si leveranno di mezzo, ci fate bello complesso alberghiero. basta ca c’è ‘a paci! manca poco, intanto si possono già buttare giù un paio di progetti, tre. poi, si asfalta il belvedere, e il gioco è fatto.
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