Comiso – Arrestati dai Carabinieri due spacciatori, nascondevano la droga tra i calcinacci di casa
Nel corso della mattinata odierna, in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria, sono state effettuate numerose perquisizioni personali e domiciliari, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e nei pressi di scuole e dei principali luoghi di loro aggregazione. Positivo il bilancio dei controlli, con due pregiudicati arrestati, sorpresi con oltre 40 grammi di marijuana.
In particolare, a Comiso, i Carabinieri della locale Stazione hanno passato al setaccio molteplici abitazioni del centro storico dopo che da diversi giorni avevano effettuato servizi di osservazione e controllo, notando un certo andirivieni di persone, specie di adolescenti, in una abitazione di via Settembrini: è scattato così il blitz che ha fatto finire in manette i due diciannovenni Zago Gianluca e Zago Francesco, entrambi pregiudicati.
I giovani, nel corso della perquisizione domiciliare e delle pertinenze dell’abitazione, sono stati trovati in possesso di 43 grammi di marijuana, suddivisi in ben 70 dosi: materiale per il confezionamento e alcune dosi sono stati rinvenuti nascoste tra i calcinacci, materiale di risulta di una precedente ristrutturazione; altra droga si trovava sotto assi di legno insieme a due bilancini perfettamente funzionanti. Il tutto è stato posto in sequestro penale.
I due, successivamente condotti presso la caserma di via Leonardo Sciascia, al termine delle formalità di rito sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso la loro abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Francesco Riccio, dinanzi al quale dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio.
Ora, al vaglio degli inquirenti, che stanno proseguendo le indagini, la posizione dei giovani, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili. Pertanto, le indagini sono suscettibili di ulteriori sviluppi operativi.