Un laboratorio musicale per la maestra Orazia. Il marito: “Credo nei segni”
Una targa per ricordare l’opera della maestra Orazia Sallemi, conosciuta da tutti come Graziella, che per lunghi anni ha svolto la sua attività di docente presso l’allora Circolo Didattico di Santa Croce Camerina. Giorno 9 aprile, “nella ricorrenza del suo compleanno” come ha precisato il marito Vito Di Vita, è stata inaugurata un’aula musicale a lei dedicata, le cui attrezzature sono state offerte dal coniuge della docente in sua memoria. “Io credo nei segni – ha affermato Di Vita -. Quando casualmente la Preside, Giovanna Campo, ha scelto quest’aula dove collocare il laboratorio musicale, ho realizzato che proprio lì, parecchi anni fa, negli anni ’80, erano custoditi i libri del Centro di lettura, dove Graziella era direttrice. E neppure è un caso che i primi strumenti musicali donati alla scuola un anno fa siano stati consegnati proprio il 9 aprile, giorno del suo compleanno”. Nulla accade per caso e qui le coincidenze sono tante, come sottolinea lo stesso Di Vita. Il suo più grande desiderio è quello di continuare, in ricordo della moglie, ciò che insieme avevano progettato e che non hanno avuto il tempo di portare a compimento. “Con Graziella ci siamo sposati il 9 dicembre 1972 a Pompei e, nel tempo, abbiamo preso l’abitudine di seguire in TV, ogni mattina, il Rosario in diretta da Pompei. Ancora oggi è un modo per sentirla vicina”. In occasione dell’inaugurazione dell’aula musicale erano presenti il Provveditore agli studi di Ragusa, dottoressa Criscione, Don Angelo Strada, Parroco della Chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce, il vice-sindaco Francesco Corallo e l’assessore alla Cultura Marianna Cuciti. La preside dell’Istituto comprensivo Psaumide di Kamarina, Giovanna Campo, ha sottolineato la figura professionale ed umana della maestra Sallemi, considerata, per l’epoca in cui ha vissuto ed operato, come una vera innovatrice. Al termine della celebrazione, alcuni studenti dell’Istituto Psaumide si sono cimentati in un piccolo concerto, che ha messo in luce non solo la loro bravura ma ha suscitato ancor più commozione per l’evento in sé. Un “dono” importante per la scuola che, dopo l’aula multimediale, già consegnata lo scorso anno, dimostra che la generosità elargita dove c’è maggiore bisogno produce più frutti e il luogo più idoneo è, senz’altro, quello dove si formano gli uomini e le donne del futuro.