Un anno alle elezioni: piccole scosse di assestamento nella politica locale
Manca ancora un anno per tornare alle urne; nella prossima primavera, difatti, i santacrocesi saranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio comunale e per eleggere un nuovo sindaco o confermare quello attuale, sempre che la dottoressa Iurato decida di riproporsi per un altro quinquennio. In vista di questo importante appuntamento elettorale per la nostra comunità, abbiamo pensato, come giornale locale, di seguire passo dopo passo l’evoluzione politica con annesse strategie e velleità. Quindi, da oggi in poi, ogni settimana, vi daremo conto di quello che succede. Per il momento, non risultano notizie in merito a candidature. I soliti ben informati però riferiscono di incontri propedeutici, una sorta di prove tecniche di possibili alleanze. Memore della sconfitta delle passate elezioni, l’area di centrodestra come si prepara? Sembra che le divergenze in seno a quell’area siano state appianate. Sembra. Perché le variabili sono tante ed ancora è troppo presto per arrivare a conclusioni di una certa valenza, ad esempio: la compagine d’opposizione attuale, “Noi ci Crediamo”, continuerà anche nel futuro prossimo a rimanere coesa, oppure no? L’on. Dipasquale, dopo aver seppellito “Territorio”, afferrato al volo “Megafono” per urlare urbi et orbi, “PD”, che farà? Ordinerà a suoi di abbandonare l’area che l’ha vista all’opposizione per confluire nel PD? E quegli esponenti, accetteranno questa virata a 360 gradi? Rebus, ci vorrà tempo per risolverlo. Intanto, qualche sigla e qualche personaggio dopo quattro anni di oblio, incomincia a fare capolino: si sa che con i primi tepori primaverili il letargo finisce. Poi ci sono quelli che erano stati eletti nelle fila della maggioranza “Il Paese Che Vogliamo”: ne sono usciti sbattendo la porta, formando un nuovo gruppo che fa capo all’on. Musumeci, “Diventerà Bellissima”, a ben vedere, da sinistra a destra. I partiti come eravamo abituati a vederli sono scomparsi, anzi no, sono rimasti solamente il Partito Democratico e Forza Italia. E gli “Agricoltori”? Dopo aver raggiunto l’obiettivo del marchio collettivo “Montalbano” che faranno? Proporranno qualche altra iniziativa per sconfiggere la crisi del settore? Tutte domande che al momento non trovano risposte. Il nostro compito d’ora in avanti sarà quello di cercare di capire dove si va. Rino Gaetano, noto compianto cantautore in una sua notissima canzone diceva: Chi vivrà, vedrà.
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L’importante è che si riesce ad unire un’unica destra forte e compatta che riesca a sbattere fuori dal paese le sinistre !
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