Agricoltura, accordo UE-Marocco: no alle clausole di salvaguardia
Indignazione e paure per gli attentati a Bruxelles, cuore dell’ Europa e capitale mondiale della democrazia e dei diritti dell’uomo. Sdegno invece per coloro che nell’Unione Europea continuano a snobbare la crisi agricola della Sicilia, dove la morte delle aziende agricole aumenta di giorno in giorno. Non è bastata la protesta instancabile degli imprenditori agricoli con il sostegno dei sindaci della fascia trasformata siciliana: l’euroministro Phil Hogan ha detto no all’attivazione delle clausole di salvaguardia, previste dall’accordo UE-Marocco, a tutela dei prodotti agricoli siciliani. La si può definire una scelta scellerata e irresponsabile quella dell’Ue e di tutti quei euro-deputati italiani che hanno mostrato disinteresse per lo stato di crisi del comparto siciliano e per le condizioni economiche in cui sono ridotte migliaia di famiglie.
La politica ed i nostri politici dovrebbero dire ‘basta’ a questo atteggiamento di indifferenza, mentre i sindaci con i relativi consigli comunali dovrebbero essere in prima linea a difesa della nostra agricoltura con forme di protesta più efficaci anche nelle proprie sedi di partito. Così come le organizzazioni datoriali di categoria dovrebbero promuovere azioni di coordinamento delle aziende agricole a sostegno dell’agricoltura con azioni di mobilitazione e di protesta nei confronti dell’Unione Europea per contrastare le decisioni scellerate di una Europa lontana dalla sua periferia e dai problemi reali dei suoi cittadini.