Veronica conferma accuse al suocero: “Ha ucciso Loris con un cavetto”
Una reazione clandestina mal sopportata da Loris, tanto che il bambino attendeva impaziente il ritorno del padre Davide per confessargli quanto visto. Per questo Andrea Stival, nella versione fornita da Veronica Panarello, avrebbe preso il bambino e lo avrebbe ucciso con un cavetto usb. La donna, nella giornata di ieri, è stata interrogata per dieci ore presso il carcere Lanza di Catania. Ad ascoltarla il sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota, il capo della Mobile Nino Ciavola e il capitano dei carabinieri Domenico Spadaro. La Panarello, per la prima volta, ha fornito agli inquirenti la nuova versione dei fatti, quella in cui ha deciso di puntare il dito contro Andrea Stival: “E’ stato lui ad uccidere Loris perché minacciava di dire tutto a suo padre, lo ha strangolato con un cavetto usb, io gli ho solo messo le fascette ai polsi, non pensavo che finisse così”.
Veronica ha ammesso di non essere stata sola la mattina del 29 novembre 2014 sulla scena del delitto. Ha provato a giustificare la sua complicità sostenendo di avere avuto paura della reazione di Andrea Stival. Per questo, dopo aver inutilmente tentato di tagliare il cavo attorno al collo e provato a chiamare i soccorsi, in seguito alle minacce del suocero, avrebbe acconsentito ad aiutarlo a disfarsi del corpicino gettandolo nel canalone alla periferia di Santa Croce. Polizia di Stato e carabinieri avevano già scandagliato la vita di Andrea Stival, controllando tabulati telefonici e accessi ai social. Ma dalle ricerche non era emerso nulla. La Procura, nei giorni scorsi, ha iscritto Andrea Stival nel registro degli indagati. Inizialmente per “atto dovuto”. Alla luce delle ultime dichiarazioni di Veronica, intrise di particolari che riguardano la vita privata dei due presunti amanti, tutto dovrà essere approfondito con attenzione.