K.O. TECNICO
E’ bastato un incontro con i genitori, a palazzo di Città, per capire l’aria che tirava. Dopo il grido di “giù le mani dal trasporto gratuito dei pendolari!”, l’Amministrazione è stata costretta a cambiare linea e ad annunciare in fretta e in furia che “fino a giugno si viaggia gratis!”. Nessun dietrofront, invece, secondo il sindaco Franca Iurato che prova a rimettere in qualche modo la palla al centro dopo aver frettolosamente annunciato con un post su Facebook che il 37% del costo dell’abbonamento già a partire del 7 gennaio doveva essere a carico degli studenti (modalità di comunicazione a dir poco discutibile). Un post che aveva provocato una serie di scontri verbali, con studenti e genitori che hanno invocato e ottenuto una convocazione urgente con tutte le parti interessate.
L’accoglienza durissima e urlata riservata al sindaco, che in questa circostanza è apparso come una sorta di scudo umano, probabilmente ancora una volta con spiccato atteggiamento di frustrazione e malconsigliata da qualcuno/a, gli hanno procurato l’ennesima brutta figura (dopo quelle palesi con Monsignor Ferraro, le Iene ecc…). Evidentemente, questa volta, la “rivolta dei cittadini e studenti” l’avrà portata a miti consigli e così quel provvedimento, certo sofferto e che sembrava inevitabile, non ci sarà più. Il servizio di trasporto scolastico dei pendolari e i loro costi rimangono invariati fino a giugno. Tutti gli uffici sono stati riconvocati e costretti in giornata a rimodulare i conteggi e rifare un nuovo provvedimento (delibera). Nessuna compartecipazione di spesa per adesso, tutto rimandato a settembre. Il solito, purtroppo, balletto tra una decisione e il suo contrario che negli ultimi mesi sembra interessare l’Amministrazione comunale e tutto ciò che c’è attorno al sistema e al modo confusionario di governare la città.
Dopo questa storia, sorge spontanea una riflessione. Si possono informare i cittadini solo attraverso i social network? E’ lecito che un amministratore pubblico, e non – badate bene – un semplice esponente politico, by-passi completamente i mezzi di informazione, per comunicare con i suoi amministratati solo ed esclusivamente attraverso Facebook? L’uso di una piattaforma di social network per informare direttamente i cittadini rischia di non essere informazione ma una “semplice” comunicazione di servizio, se non pura propaganda, lecita, per carità, ma sempre propaganda. Insomma, senza una mediazione il flusso diretto e molto spesso ridondante di informazioni che arriva da Palazzo di Città non informa il cittadino, ma rischia di tessere solo le lodi di chi amministra con i risultati che abbiamo visto e valutato. Non filtrare una “presunta” notizia attraverso i meccanismi professionali che governano il processo di divulgazione dell’informazione reca grave danno alla comunità che viene in possesso di un’informazione parziale, nel senso di “raccontata solo da una parte”, e incompleta, nel senso di “non valutata preventivamente dalle parti in causa e raccontata in modo distorto”.
In conclusione pensiamo ancora una volta che il sindaco Iurato e la sua Amministrazione hanno esposto il Comune e la città al “pubblico ludibrio”. Nel vano tentativo di arrampicarsi sugli specchi, sono scivolati nuovamente nella incapacità di programmare e gestire la cosa pubblica in modo razionale. Se non ci sono risorse per “garantire il diritto allo studio”, “i contributi alle società sportive”, e tutti i servizi primari e indispensabili ai cittadini (indigenti, manutenzione strade, pulizia, attività ricreative e culturali, attività turistiche, sostegno alle attività commerciali e artigianali) è meglio rinunciare anche all’inarrestabile ricorso alla contrazione e all’assunzione dei mutui che questa Amministrazione in modo arrogante sta intraprendendo, aggravando e distogliendo fondi dal bilancio comunale (circa un milione di euro) per i prossimi anni, utilizzati per alcune opere, a detta anche dei cittadini “non indispensabili”. Purtroppo bisogna rilevare che non c’è politica a Santa Croce e lo abbiamo già detto in diverse circostanze, per mancanza di idee, di condivisione, di democrazia, di persone giuste al posto giusto. Santa Croce negli ultimi anni è diventata una “città morta”, in declino dal punto di vista socio-economico-culturale e tutto questo sicuramente non è una colpa o responsabilità attribuibile solo ai cittadini.
1 Comment
VERGOGNA , non si perde MAI l’occasione di rendersi ridicoli , sotto gli occhi di tutti. Ci si rende ridicoli , perchè si è incapaci. Si è incapaci perchè essere primo cittadino non è ruolo di tutti. Non è ruolo di tutti perchè non ci si rivolge ai cittadini con questi toni minacciosi, quasi a sfidare i cittadini. E se non è ruolo di tutti, bisogna presentare le dimissioni.
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