Ritenti, sarà più fortunata
La domanda è semplice: per fare il politico bisogna essere mediocri oppure è la politica che rende mediocri anche le persone più autorevoli? Il populista che è in me propenderebbe per la prima ipotesi, e non mi resterebbe altro da fare che portare l’esempio di alcuni personaggi politici locali che, se messi alla guida del mio condominio, verrebbero cacciati a calci nel sedere per manifesta incapacità. Vedere, poi, in consiglio alcune persone che non hanno mai “preso la parola” o fatto un intervento pubblico, che non hanno mai presentato alcuna istanza da parte dei cittadini, che non hanno mai presentato una interrogazione, una interpellanza o mozione per rappresentare o risolvere talune situazioni per la collettività (strumenti utili e indispensabili della politica e della democrazia), che votano “a prescindere” tutte le delibere proposte dall’amministrazione e continuano a prendere decisioni per noi cittadini, mi sembra francamente troppo.
Vedendo inoltre la nostra sindaca “afflitta continuamente dalla sindrome del vittimismo” di chi nasce Calimero e poi diventa tiranno, ho provato una gran pena e nello stesso tempo tenerezza. Sia dopo l’arrivo delle Iene che, soprattutto, negli ultimi Consigli comunali in cui è stata derisa e messa “sotto” politicamente da tutti, maggioranza e opposizione. Ho paragonato quanto accaduto a quella truce barzelletta ambientata in una sacrestia davanti alla cassetta delle elemosine dove quei prelati che dividono le … spese della parrocchia dichiarano: “Questo a me, questo a te e (con il medio sollevato al cielo) questo ai poveri”, ecco l’esempio classico della “vrazziata”. Alla fine della “spartizione” gli unici a non aver ottenuto quasi niente sono i cosiddetti “poveri”.
L’amministrazione Iurato, impersonata direttamente dal Sindaco e da chi la sostiene con i “paraocchi”, ha mentito ai santacrocesi rispetto ai programmi annunciati. Ha mentito sulla “questione Mediale”, sulla questione fognatura (ultimo Consiglio), sulla mancata riduzione della spesa comunale, sulla mancata riduzione delle tasse e imposte; non ha rispettato le promesse per migliorare la viabilità, la pulizia e la sicurezza dei cittadini; ha fallito sul Marchio collettivo; non ha realizzato opere pubbliche “utili alla città”; non si è mostrata sensibile nei confronti dei giovani.
Un detto dice: la bugia ha le gambe corte. Ciò sta a significare che con le gambe corte non si va da nessuna parte. L’unica eccezione prevista e rispettata secondo programma “sarà” il belvedere di Punta Secca, che non porterà nuovi posti di lavoro né tanto meno farà crescere il turismo. Qual è l’utilità di avere un’altra piazza spendendo i soldi dei cittadini (oltre 600.000 euro di mutuo che dovranno essere pagati nei prossimi 20 anni)? Un’amministrazione è capace e opera bene quando ottiene i finanziamenti da altri enti per fare le opere pubbliche (Regione, Stato o Comunità europea) e non operando con i mutui (soldi che i cittadini dovranno pagare con nuove tasse). Guardate invece come sono ridotte le altre borgate (Casuzze, Caucana e Punta Braccetto) cui non è stata posta mai nessuna attenzione… “Avimu u puzzu ma nun avimu l’acqua”, pensano in tanti. Ritornando sempre alla famiglia amministrativa del mulino bianco… Mi chiedo come mai riesce a trovare in bilancio i soldi per gli incarichi professionali (90 mila euro in bilancio) e non trova i soldi invece per lo sport.
Analizzando tutto ciò mi sono convinto, “signor sindaco”, che la città in cuor suo l’ha già sfiduciata. Ma dato che lei è convinta e ritiene di avere ancora la fiducia dei cittadini, perché non si dimette assieme alla sua Giunta per avere, con nuove elezioni, una nuova legittimazione? Farebbe così un grande regalo alla sua città. Darebbe vita ad una spending review senza precedenti, prodotta dal risparmio da qui alle prossime elezioni, dell’indennità del Sindaco e degli assessori e dai gettoni di presenza dell’intero Consiglio comunale. Raccolga l’invito! Prenda atto di quello che non riesce e non è riuscita a fare, risultando “infruttuosa” come la prima votazione del piano triennale delle opere pubbliche. I cittadini di Santa Croce si aspettano di vedere il sindaco per strada: si farà vedere in giro per parlare con la cittadinanza (considerato che non l’ha fatto mai con le forze sociali, politiche ed economiche della città) o continuerà a nascondersi? Sentirsi bersaglio costante di sfortune e ingiustizie è un alibi: un atteggiamento che altera la personalità e fa danni alla salute, ma da cui ci si può liberare.