Basket, Occhipinti spinge la Vigor: “Battiamo Messina e Giarre per la svolta”
Trasferta proibitiva per la Emmolo S.&C. srl Vigor, che domenica fa visita alla capolista Zannella Cefalù, ancora senza sconfitte in questa prima parte di stagione. La squadra santacrocese, nell’ultima gara interna contro il Green Basket Palermo, ha mostrato progressi importanti e sfiorato una clamorosa vittoria. Uno dei trascinatori del gruppo di coach Di Stefano è Giovanni Occhipinti. Il playmaker, classe ’93, occupa il sesto posto nella classifica marcatori della C Silver con 19,5 punti a partita, risultando il miglior italiano in graduatoria: “Per me è un onore, ma viene prima il risultato della squadra”.
E la squadra riparte da Cefalù, prima delle sfide salvezza con Messina e Giarre in pochi giorni: “La prova con Palermo ha sottolineato la nostra crescita – spiega Occhipinti -. Certo, una vittoria ci avrebbe dato ancora più fiducia. Viviamo ancora di alti e bassi, l’ultimo quarto spesso ci penalizza. Ma la buona prestazione di domenica scorsa deve essere un punto di partenza”. I miglioramenti, dopo i ko con Ragusa e Gravina, sono tangibili: “Ci alleniamo insieme, giochiamo insieme e stiamo diventando un gruppo vero. Non è una cosa così scontata: quest’anno abbiamo avuto dei nuovi innesti, c’è voluto del tempo per farli inserire. Ci sono voluti anni per diventare quelli che siamo, i nuovi si sono dovuti adattare”.
Il rientro di Giacomo Rizzo sembra aver portato ulteriore tranquillità: “Io, lui e Distefano siamo cresciuti insieme, la sua presenza è importante – ammette Occhipinti -. Giacomo è sempre stato un leader e una figura di riferimento, uno a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, uno che ti trasmette carica durante le partite”. Ne servirà parecchia per superare Messina e Giarre in due scontri fondamentali per inseguire il sogno salvezza: “Con due vittorie cambia tutto. Abbiamo la possibilità di agganciarle in classifica o addirittura superarne una. Dobbiamo abbandonare il penultimo posto e guardare solo a chi ci sta davanti, non dietro. Bisogna scendere in campo con la convinzione di potercela fare”.