Pd, Farina attacca il sindaco: “Dimissioni a catena, il fallimento è completo”
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gaetano Farina, ex segretario del Partito Democratico di Santa Croce. Farina si è dimesso qualche tempo fa per “divergenze” con il sindaco e l’Amministrazione, rappresentanti del suo stesso partito:
“Lo spunto per scrivere mi è stato dato da una frase in latino che il Sindaco Iurato ha recitato non appena veniva proclamato eletto Presidente del Consiglio Comunale di Santa Croce Camerina il Sig. Carmelo Portelli al posto della dimissionaria Maria Zisa, nella seduta di Consiglio del 23/11/2015. E’ stata una frase detta velocemente e non più ripetuta, quasi a voler indicare la propria superiorità lessicale e culturale sul volgo e prendere le distanze dalla numerosa gente presente nell’Aula Consiliare. E’ come quando le funzioni religiose venivano fatte in latino affinché il popolo poco comprendesse e si rafforzassero le distanze. Questa frase mi ha aperto ancora di più gli occhi su quello che è l’azione amministrativa e politica della Giunta di Santa Croce Camerina, che non ha fatto altro che arroccarsi su posizioni autarchiche e individuando, in quanti critici su alcune questioni, i loro diretti nemici. Come a dire: noi che comandiamo non abbiamo bisogno alcuno di dialogare e/o individuare risorse in altri perché le uniche risorse siamo noi, siamo i tenutari di cosa è bene per la cittadinanza e cosa è male e quindi legittimati nell’interrompere ogni dialogo con la gente.
Guardando a ritroso l’azione politica della Giunta Iurato di S. Croce Camerina, ci accorgiamo che questa è stata caratterizzata da dimissioni a catena, si sono dimessi: 3 assessori ai servizi sociali, un assessore ai servizi idrici, sicurezza e ambiente, un Presidente del C.C. del gruppo della lista del Sindaco Iurato, “Il Paese che vogliamo”. Hanno preso le distanze: i consiglieri Pluchino, Di Marco, Puglisi, il gruppo agricoltori che ha costituito una nuova entità politica denominata Sviluppo Kamarinense. Dello stesso Partito del Sindaco per contrasti mi sono dimesso io da segretario cittadino, così come anche il tesoriere e alcuni membri del direttivo. E la dice lunga il fatto che le elezioni del nuovo segretario del PD cittadino sono state rinviate diverse volte per mancanza di candidati alla carica e di elettori. Forse in ultimo è stato eletto a segretario, ma nessuna comunicazione ufficiale o di stampa è stata fatta, il Sig. Occhipinti G., cognato del Sindaco, in barba a quanto detto da componenti della Giunta e del quadrunvirato che mi ha sostituito, che bisognava dare spazio a giovani e persone indipendenti. Ma ritornando all’azione politica della Giunta Iurato, oggi ci chiediamo cosa del bel programma esposto ai cittadini durante la campagna elettorale di tre anni fa è stato fatto:
- La politica a sostegno delle attività produttive primarie e secondarie è sempre venuta meno, basti pensare che sulla tassazione degli immobili si sono applicate aliquote alte con notevole penalizzazione economica degli imprenditori.
- Le attività di tutela ambientale hanno avuto un arresto pesante, si pensi che la precedente giunta aveva iniziato e raggiunto importanti traguardi nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani che oggi sono stati azzerati.
- Le politiche sociali sono completamente assenti, si basti pensare che le attività del Centro Sociale sono iniziate con notevole ritardo e la presenza dell’assessore ai servizi sociali è stata solo quella di fare un saluto e poi dileguarsi senza approntare nessun buon programma di sviluppo delle attività e senza curarsi del rinnovo delle cariche sociali scadute, snobbando di fatto i numerosi soci del centro, rafforzando sempre quel principio di mantener le distanze dalla cittadinanza.
- La politica di sviluppo agricolo, tanto voluta dal Gruppo Agricoltori (Sviluppo Kamarinense), che si è limitata a propagandare il Marchio Montalbano è un vero e proprio fallimento per il grande disinteresse mostrato sia da chi lo aveva proposto che da chi come il Sindaco lo ha fatto proprio.
- Presentare il bilancio di previsione per l’anno 2015, per l’approvazione nel Consiglio Comunale del 23/11/2015, è un affronto alla cittadinanza e a tutte le forze politiche e progressiste di S. Croce Camerina, si toglie di fatto la possibilità ai Consiglieri Comunali di poter emendare la proposta di bilancio dell’Amministrazione e quindi di svolgere il mandato elettorale.
La riunione del Consiglio Comunale del 23/11/2015 ha visto la Giunta e ciò che resta della maggioranza in consiglio comunale della lista del Sindaco, proporre come presidente del C.C. un consigliere del gruppo Sviluppo Kamarinense che aveva preso, a suo tempo, le distanze dalla lista del Sindaco (Il Paese che vogliamo) e che insieme al gruppo è responsabile diretto del fallimento del Marchio Montalbano la cui spesa per la realizzazione, grava sulle tasche della gente. Un colpo duro è stato inferto alla Giunta Iurato con l’elezione a Presidente del Consiglio di Carmelo Portelli che ha ereditato il posto della dimissionaria Sig.ra Zisa Maria che, resasi conto del fallimento dell’azione politica e amministrativa di Sindaco ed Assessori, si è sapientemente dimessa. Credo che a questo punto la cosa più sensata da fare da parte di Sindaco e Assessori possa essere quella di seguire la strada dell’ex Presidente del Consiglio Comunale, in modo da poter chiudere una stagione buia per il Comune di Santa Croce Camerina”.
2 Comments
si sta attaccando anche la persona,e questo non va per niente bene! D’altronde lo fanno molti personaggi ostili a questa amministrazione,che pur di attaccare,attaccano anche la persona.INvece di sottolineare la frase in latino pronunciata dal sindaco,che vengano messe in evidenza le frasi sgrammaticate di alcuni personaggi politici,che dovrebbero rappresentarci. Se il sindaco dovrebbe mettersi al livello del vulgus come dice portelli,altrettanto dovrebbero fare altri personaggi,più che altro innalzarsi al livello del vulgus,parlare un linguaggio il più vicino possibile all’italiano perlomeno.
Consiglierei a Carmelo di ritornare a scuola ed imparare l’italiano in maniera da poter scrivere qualcosa di comprensibile…
Poi, magari ne possiamo parlare, quantomeno possiamo capire il senso delle tue parole che, come quelle del sindaco, spesso e volentieri sono incomprensibili…
Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
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