Opere pubbliche? Mettiamoci una croce(tta) sopra
Ogni opera pubblica, per vedere la luce, va necessariamente progettata, finanziata, appaltata e infine realizzata. Franca Iurato e la sua Amministrazione non hanno portato avanti nemmeno le opere già finanziate ed ereditate dalla passata giunta Schembari. Gli esempi purtroppo sono tanti: i 18 alloggi popolari lungo la circonvallazione di Costa degli Archi rimasti incompleti da tempo (anche se la struttura è di proprietà I.A.C.P.); il campetto polivalente coperto finanziato con il progetto “Io gioco Legale” (in attesa prolungata di collaudo? O qualcos’altro?); il progetto di videosorveglianza nel territorio (non si hanno notizie sul funzionamento, sulla gestione e controllo del sistema); la messa in opera dell’allacciamento alla nuova rete idrica e fognaria di tre zone territoriali di Santa Croce (quartiere Fontana, Mazzarelli e Beddu Cianu) e via dicendo…
Per non parlare delle opere pubbliche da realizzare e il cui elenco altro non è che la continuazione di una sterile politica dell’annuncio. Faremo questo, faremo quello, ma le promesse fatte ai santacrocesi non vedono mai la luce. Ci riferiamo alla visita di Crocetta durante l’evento tragico della morte del piccolo Loris. In quella occasione il presidente presso la sala giunta del comune aveva assunto un impegno ben preciso, cioè quello di realizzare una struttura polivalente e dedicarla al piccolo Loris (l’aveva già denominata “PalaLoris”), rilanciata e ribadita successivamente anche dal sindaco di S.Croce alla nostra testata durante una intervista (“E se il presidente Crocetta ci assiste, vorremmo costruire un auditorium da intitolare al piccolo Loris”). Oppure ancora, la mancata realizzazione della rete fognaria nel tratto di strada fra via Pietro Micca e via Conte del Marsico, un’opera più volte promessa ai residenti della zona.
È disinteresse, incapacità o sciatteria? Basterebbe vedere quel muro a secco distrutto (simbolo della noncuranza generale) situato nella rotatoria tra la SP 36 che da Santa Croce porta a Marina di Ragusa segnalato da circa due anni al comune che aspetta tutt’oggi di essere ripristinato. Oppure come sono mal ridotte le strutture sportive, a volte senza neanche il gasolio per l’acqua calda per le docce (come è successo recentemente nella palestra S.Rosalia in occasione di partite ufficiali). Questa è la reale immagine di una Amministrazione inconcludente e inefficiente che non capisce che adesso sono diversi anche i bisogni, c’è voglia e bisogno di comunicazione, di saper ascoltare i cittadini e risolvere i loro problemi.
Disastrosa infine la gestione delle manutenzioni stradali, disastrosa la gestione dell’ordinaria amministrazione e delle risorse umane dell’ente, prive di coordinamento e di controllo; assente ogni tipo di progettualità e condivisione con la città. Non c’è alcuna opera finanziabile dalla Regione e dalla Comunità Europea, perché non c’è nessun progetto in itinere presentato. Quindi non ci saranno nuove strutture polivalenti, anzi hanno chiuso i battenti anche le strutture come il centro giovanile (quali sono i motivi?) e prossimamente ne chiuderanno anche altre. Restano aperti tutti i nodi e le questioni legali e burocratiche da risolvere con la ex caserma della Guardia di Finanza. Difficilmente per tutti questi motivi sarà realizzata in tempi brevi una opera in quel sito.
Davvero Santa Croce si merita tutto questo? Il messaggio lanciato dal sindaco tempo fa ai santacrocesi era di ben altro tenore: “Dopo la notte verrà sempre il giorno”. Purtroppo dopo quasi 4 anni non è stato così, non è questo “Il paese che vogliamo”. Santa Croce merita sicuramente di meglio…