Vittoria – Spaccia hashish in pieno centro: arrestato un sorvegliato speciale
Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Turki Naoufal, 39enne tunisino, con precedenti specifici e sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, pizzicato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile mentre cedeva hashish, ad un giovane del luogo, nella centralissima Piazza Daniele Manin.
L’attività, frutto di appositi servizi di osservazione e pedinamento per monitorarne i movimenti e le abitudini di vita e protrattisi per svariati giorni, nell’ambito dei servizi antidroga predisposti in tutto il territorio della Compagnia Carabinieri di Vittoria, aveva consentito di appurare le “strane” frequentazioni con diversi giovani, nonché un certo andirivieni proprio in Piazza Manin, finchè i militari hanno sorpreso il 39enne, nella mattinata di oggi, intrattenersi con un ragazzo al quale dava furtivamente un piccolo involucro: ne è nata una perquisizione che ha permesso di rinvenire addosso al pregiudicato 5 euro, provento dell’attività illecita, mentre l’acquirente, un vittoriese B.G., di 28 anni, con oltre 1 grammo di hashish, è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.
E’ scattato così l’arresto per il tunisino, che è stato condotto presso la caserma di via Giuseppe Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa La Placa, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di spaccio.
Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del pregiudicato, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili, così come è stato sequestrato anche il denaro contante.