Una donna muore durante il parto in ospedale: aveva appena 23 anni
Tragedia all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa: sabato notte, durante il parto, ha perso la vita Ana Bambarakilo, 23enne di origine rumena, che stava dando alla luce il suo secondo figlio. La donna era stata ricoverata giovedì in seguito ai primi dolori dovuti al travaglio. Sabato notte è entrata in sala operatoria, da dove non è più uscita. Intorno alle 2.30, il marito, in trepidante attesa, era stato avvertito che il figlio si trovava in rianimazione. Poi è stato invitato a entrare in sala parto per il sopraggiungere di alcuni problemi. Ma una volta dentro, probabilmente, ha perso i sensi. L’ultimo ricordo, come lui steso ha raccontato, è “solo tanto sangue e il vuoto”. Alle 4.15 è stato comunicato il decesso della moglie, per cause che adesso andranno accertate. La magistratura ha già sequestrato la sua cartella clinica, mentre l’Asp ha avviato un’indagine interna. Ana, che viene descritta come una donna simpatica e come una grande lavoratrice, era impiegata a Santa Croce presso il Bar Mokambo di piazza Vittorio Emanuele, anche se viveva a Marina di Ragusa. I suoi datori di lavoro le hanno dedicato un post commovente su Facebook e hanno allestito una colletta per pagare il viaggio ai genitori, che solo così potranno assistere ai funerali della figlia.
Ecco il post del Bar Mokambo su Facebook:
È domenica, un giorno di festa. Almeno, di solito è così.
Noi, invece, oggi ci siamo svegliati con lo sbigottimento nell’animo per via di una notizia che nessuno mai vorrebbe ricevere: la morte di una giovane mamma.
Ana, nostra collaboratrice, proprio nell’atto di dare la vita al suo secondogenito, ci ha lasciati.
Grande, il nostro cordoglio. Immenso, il dolore dei suoi familiari. Fortissima, la pena per la sua Alessandra e per il piccolo Gabriel, che non avrà mai il bacio dolce della sua mamma.
Ana era una di noi, la sua famiglia è la nostra famiglia, i suoi figli sono i nostri.
In virtù di questo, tutto lo staff del Caffè Mokambo ha deciso di dare un ultimo abbraccio ad Ana affiancando i suoi cari nell’esplicazione di quanto consueto in queste tristi circostanze. Abbiamo, quindi, avviato una raccolta fondi per le spese delle esequie della nostra amica. Intendiamo, inoltre, sostenere economicamente e moralmente questa famiglia nell’intraprendere un’azione legale al fine di capire se c’è stata negligenza nella triste vicenda.
Chi volesse darci una mano troverà un’apposita cassetta presso il nostro Caffè. Ve ne saremmo grati.
Per Ana, per i suoi bambini.