Ragusa, chiusa una casa a luci rosse: beccata colombiana con un cliente
La Polizia di Stato continua l’attività di contrasto alla prostituzione nel centro storico di Ragusa chiudendo l’ennesima casa a “luci rosse”. La Squadra Mobile è stata informata da una residente che in una casa a pochi passi dalla sua vi erano diversi uomini in attesa di consumare rapporti sessuali a pagamento. La donna si diceva certa in quanto da casa sua sentiva grida di ogni genere e parole di sicuro difficilmente spiegabili ai suoi bambini. “Ho visto su internet che avete chiuso tante case dove si esercita la prostituzione a Ragusa, vi prego ho anche io ho un problema, per favore intervenite”.
In brevissimo tempo la Squadra Mobile ha predisposto un mirato servizio grazie agli agenti della Sezione specializzata in criminalità straniera e prostituzione che effettivamente riscontravano quanto segnalato. Predisposto il servizio, si appurava che all’interno di una casa in Via G.B. Odierna vi era una prostituta colombiana (con cittadinanza italiana) unitamente ad un cliente. Come spesso accade le prostitute sub affittano le case ad altre prostitute così da cambiare spesso città ed offrire sempre “novità” ai clienti in cerca del piacere sessuale a pagamento. Oggi è stato convocato il proprietario che sarà diffidato dal non affittare case a soggetti che poi esercitano la prostituzione, anche se per lui il rendita è molto più alta.
All’interno dell’abitazione sono stati trovati i soliti “accessori” per ogni gusto sessuale: falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sadomaso. Considerata la costante attività di controllo disposta dal Sig. Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, i cittadini trovano ormai conferme di immediato intervento da parte della Polizia di Stato, pertanto giungono diverse segnalazioni al 113 e direttamente presso gli uffici della Squadra Mobile. Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento.
Il dato rilevante di questa tipologia di controlli per il ripristino della legalità ha fornito fino da ora un feedback positivo eccezionale, ovvero l’assenza di recidiva ad eccezione di un solo caso che ha permesso alla Squadra Mobile di sottoporre a sequestro un intero immobile attualmente ancora sottratto alla disponibilità del proprietario che non curante della diffida di non affittare a prostitute lo ha nuovamente permesso. Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti: i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come per il sesso di gruppo.
Il cliente, un disoccupato ragusano di 50 anni, ha riferito di essersi innamorato della donna tanto da averle portato solo una pizza al fine di consumare la cena per poi avere un rapporto sessuale pagando 50 euro: “Per favore non mandatela via, mi sono innamorato, non fa nulla di male”. La Squadra Mobile continuerà a vigilare con attenzione, in particolar modo nelle zone già segnalate e dove è stato effettuato un primo intervento, cosicché i proprietari degli immobili non potranno ritenersi non avvisati di quanto potrà loro accadere, rischiando la perdita dell’immobile in via anche definitiva.