Addio all’estate… coi botti
E rieccoci dopo la lunga, rovente e non ancora conclusa (almeno sotto il profilo meteorologico) estate 2015. Non so voi, ma io me ne sono stata silente ad osservare e riflettere su tutto ciò che è accaduto… Ed è stato tantissimo, spesso remake di film già visti! La politica-spettacolo di Renzi, che continua senza sosta, il tour turistico del Governatore Crocetta, dopo l’affondamento di un nome prestigioso e di spessore quale quello dell’ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino, lo sfoggio del vestito buono della domenica (id est lo pseudo-borgo di P. Secca) da parte della corazzata Iurato (ops giunta!!) ecc…
A Marina di Ragusa sono ritornati i fuochi d’artificio per “l’addio all’estate” e a S.Croce la “maschetteria” sia in senso figurato (rappresentata dal blitz delle ‘Iene’ sulla questione dell’ ex caserma della Finanza della solita P. Secca) sia in senso materiale (rappresentato dai botti per i festeggiamenti di S.Rosalia). Tutto ciò si consuma di fronte ad un mare caldo e cristallino simile a quello di un’isola tropicale, foriero di nuotate rilassanti e gite in barca opulente, ma anche di braccia da afferrare, di vite da salvare, di disperati da sfamare, di esseri umani da ristrutturare e di squali da catturare (quelli dalle sembianze umane più crudeli e spietati!).
A questo punto dovrei elencare tutti gli accadimenti che mi sono piaciuti e quelli che mi hanno fatto venire l’eritema solare, poi provare a dare suggerimenti e soluzioni, ma siccome tutto si risolverebbe in un silenzio assordante, salterò questo passaggio per arrivare alla conclusione. Vi propongo di dedicare un po’ del vostro tempo alla lettura di due libri, i cui autori hanno scelto il territorio ibleo per presentarli, e cioè ‘Il feroce saracino’ di Pietrangelo Buttafuoco e ‘Meglio un giorno’ di Fabio Granata… Ecco io ripartirei da qui per provare a immaginare una politica diversa nella sua continuità storica e una prossima stagione estiva migliore nella sua evoluzione culturale ed etica.