Santa Croce – Sorpresi a rubare carrube sulla provinciale Santa Croce-Comiso, minacciano i proprietari
Marito e moglie all’ora di pranzo di mercoledì rientrando dal mare e percorrendo la strada provinciale Santa Croce Camerina – Comiso, transitavano davanti al loro appezzamento di terreno e, all’altezza del cancello d’ingresso, notavano sette grandi sacchi pieni sistemati sotto gli alberi di carrube. A quel punto si fermavano e vedevano due uomini arrampicati su un albero di carrubo intenti a raccoglierle. I proprietari, si qualificavano come tali e rappresentavano che non avevano incaricato nessuno di raccogliere i frutti dal loro fondo, e invitavano i due uomini ad andare via, portando una parte di ciò che avevano raccolto. Questi ultimi, due albanesi, tuttavia, diventavano minacciosi ed uno rispondeva “me li devo portare tutti e sette i sacchi, anzi stai attento!” e gli si avvicinava quasi a cercare il contatto fisico brandendo un coltello. A quel punto la coppia di coniugi chiamava la Polizia tramite il “113”. Gli agenti intervenuti hanno bloccato, a bordo di una Opel Astra SW a pochi metri dall’entrata del cancello, Xhevdet Shegu, albanese di 35 anni residente a Comiso, sprovvisto di documenti, pregiudicato, Alfred Palushi, albanese di 42 anni residente a Comiso, regolare sul territorio nazionale, titolare di permesso di soggiorno in corso di validità, incensurato, Lih Mussa, senegalese di 30 anni, richiedente Protezione Internazionale, in atto ospite di una comunità, incensurato, M. B., nato in Guinea- Bissau di diciassettenne, richiedente protezione internazionale, ospite di una comunità per minori di Comiso, sprovvisto di documenti, incensurato. Gli Agenti constatavano che il lucchetto posto a chiusura del cancello risultava rotto e il pilastro di sostegno delle inferriate divelto. Inoltre gli alberi di carrubo erano stati spogliati dal loro frutto. Tutte le carrube erano già state conservate all’interno di sette sacchi, per un quantitativo totale di circa Kg. 400 e per un valore complessivo di circa 200 euro. All’interno del veicolo i poliziotti rinvenivano pure un coltello da cucina che, secondo il racconto delle vittime, sarebbe stato brandito verso le due vittime. I maggiorenni nel corso della notte sono stati trasportati presso il carcere di Ragusa, il minorenne invece presso il Centro di Prima Accoglienza per i minori di Catania a disposizione delle Autorità Giudiziarie competenti.