Smettiamola di dormire
Santa Croce Camerina, il paese dove tutti dormono e al risveglio non ricordano più niente: detto così fa pure un po’ paura, eppure somiglia tanto a quello che succede a Kalachi, una cittadina del Kazakistan dove da un paio di anni a questa parte moltissime persone si addormentano per ore, anche giorni a volte, e al risveglio non ricordano niente di quello che è successo. Il caso si sta lentamente diffondendo anche nella fiorente “città del sole”. Le persone, quelle che di giorno si lamentano, protestano nei bar o con gli amici, sui social network o attraverso la nostra redazione giornalistica, si tirano indietro quando c’è da esporsi e impegnarsi per cambiare le cose. E’ come se si addormentassero all’improvviso e possono arrivare a dormire anche per giorni interi. Quando si svegliano, riprendono la loro vita da dove l’avevano lasciata, come se niente fosse successo.
Tutti si lamentano e protestano… (commercianti, pescatori, operatori turistici, cittadini comuni) dell’isola pedonale, della ztl, della telecamera “trappola” installata a Punta Secca, della “gabbia” di piazza Concordia con tutti i camper, le bancarelle e i furgoni attorno ai bagni pubblici (ma se un portatore di handicap dovesse andare in bagno come si fa a sgomberare l’area, per non parlare poi che scaricano i propri letamai nella griglia di raccolta acqua che con questo caldo sembra una fognatura all’aperto?). Tutte queste criticità producono un danno d’immagine al turismo, ma nessuno si muove, nessuno agisce, nessuno ha il coraggio di denunciare gli illeciti, le infrazioni, il rispetto delle norme e delle regole, nessuno interviene. Sembra che, oltre la polemica sterile, non si voglia andare oltre.
Tutti si lamentano e protestano… per il centro storico di Santa Croce abbandonato e senza vita, così come strade e vicoli. Sporcizia, strade dissestate e piene di buche e poca illuminazione, mancanza di sicurezza per la scarsa presenza sul territorio di forze di polizia locale e di stato, case abbandonate in cui vengono riversati rifiuti di ogni tipologia, più o meno pericolosi per i cittadini.
Tutti si lamentano e protestano… per la carenza di interventi di disinfestazione o deratizzazione della città. Topi e zanzare di ogni tipo, bambini, adulti e anziani che mal sopportano l’aggressione malevola e infetta degli insetti in piazza V.Emanuele. E d’altro canto come non capirli: a furia di sentirsi dire “politica di m…”! Ma a volte la sola politica non basta… non sempre si può scaricare qualsiasi cosa o dare la responsabilità delle problematiche che attanagliano la nostra società ad altri. Bisogna evitare che atteggiamenti come il vittimismo e l’ipocrisia prendano il sopravvento.
Perché non ci si comporta insieme da cittadini onesti e responsabili, portando avanti queste battaglie civili di reciproca convivenza e convenienza? Perché non riusciamo a essere una volta almeno tutti uniti e compatti? Perché tutti si lamentano e nessuno agisce? Il santacrocese – oramai lo sappiamo tutti – è fatto cosi: “Tira la pietra e nasconde la mano”. Si lamenta e poi… al risveglio non ricorda più niente!!!
Ma io amo la mia città. Quando un giornale sente il bisogno di scrivere ai propri lettori e ai concittadini per esprimere un proprio pensiero, un’opinione o una critica, penso e spero che sia sempre un fatto positivo. Innanzitutto per i cittadini e per i lettori. Essere “Santacruciaru” è meraviglioso! Qualunque sia il tono e il contenuto dell’articolo, esso è infatti, una forma di rispetto, un’attestazione di stima e senso di appartenenza alle proprie origini, che non bisogna confondere come una offesa diretta e indiscriminante verso tutti, ma vuole rappresentare semplicemente uno stimolo per una reazione positiva.