Ragusa in festa per i libri: da Scanzi a Buttafuoco, un’edizione di successo
Un centro storico vivo, animato, affollato fino a tarda notte. Un centro storico che grazie ai libri e agli scrittori torna a essere luogo di grande attrattiva, con piazze e vie gremite. Ancora una volta il festival letterario “A Tutto Volume – libri in festa a Ragusa” ha centrato il suo obiettivo, cioè quello di rendere i libri occasioni di confronto ma anche strumento per invogliare le persone a ripopolare il cuore della città. Molti i turisti provenienti da tutta la Sicilia e dal territorio nazionale per la rassegna e che hanno avuto modo di visitare la città di Ragusa. E così piazza San Giovanni, sottostante all’omonima e maestosa cattedrale, è divenuta un anfiteatro a cielo aperto, sotto le stelle, con migliaia di spettatori che hanno ascoltato le varie presentazioni, da Silvia Truzzi, in dialogo con Pietrangelo Buttafuoco e Massimo Fini, a Michela Marzano, al seguitissimo straordinario live di “Parole Note” direttamente da Radio Capital con Giancarlo Cattaneo, Mario De Santis e Maurizio Rossato. Posti tutti occupati anche sul ponte vecchio per Cristina Cassar Scalia, così come in piazza Matteotti per Massimo Fini o al cortile della Prefettura dove Antonio Caprarica ha raccontato il suo amore per Londra. Andrea Scanzi ai Giardini Iblei con “La vita è un ballo fuori tempo”, di Rizzoli. Pienone per Raniero La Valle alla chiesa della Badia dove ha presentato il libro sul pensiero di Papa Francesco. Ottima partecipazione anche per tutti gli altri incontri disseminati nelle vie principali della città (Lidia Undiemi, Vincenzo Pirrotta, Alessandro Robecchi e Luca Testa per il libro dedicato ai racconti di Capuana), cartina tornasole di una formula di successo che ancora una volta si è riproposta nella sua più totale efficacia. Più che soddisfatto il direttore organizzativo Alessandro Di Salvo: “C’è la voglia di ascoltare i nostri autori, di sapere, confrontarsi, ma soprattutto incontrarsi in centro storico. Il nostro festival contribuisce a portare avanti questo risultato e lo fa coinvolgendo luoghi che solitamente non sono dediti alla cultura, dalle piazze ai pub, ai bar oltre alle vie tradizionalmente dedicate allo shopping ma che per tre giorni diventano salotti letterari”.