Miss Reginetta d’Italia: domenica al Castello di Biscari la seconda tappa
La seconda tappa della selezione ufficiale del concorso Miss Reginetta d’Italia, si svolgerà domenica 14 giugno presso il “Castello Principe di Biscari” ad Acate. L’organizzazione dell’evento, per il secondo anno consecutivo, è stata affidata a Martina Iemolo, talent scout e agente per le province di Ragusa e Siracusa di “Miss Reginetta d’Italia”, titolare della “Style Agency Eventi”. Il concorso si riconferma anche quest’anno come quello più seguito dai VIP, con il record di oltre 150 tappe già realizzate ogni anno in tutta la penisola, grazie all’iscrizione e partecipazione di oltre 3000 candidate che gareggiano per il titolo attualmente di Giorgia Ariu, Miss Reginetta d’Italia 2014. Oggi è presente nella lista delle finaliste il nome di Arianna Pastine, che ha ottenuto il diritto e il privilegio di evitare tante altre selezioni, avendo vinto la fascia ambitissima Miss Reginetta Sanremo 2015, in occasione del Festival, alla presenza dei Dear Jack che con lei hanno condiviso la premiazione e la serata di festeggiamenti nella prestigiosa location Areastile dell’Hotel Royal. Le iscrizioni per prendere parte alle selezioni sono gratuite per le ragazze italiane e straniere tra i 15 e i 28 anni, per le quali si rimanda anche al sito ufficiale ufficiale dell’evento e alla sua pagina Facebook. Iscrizioni gratuitamente da qui: http://www.reginettaditalia.it/website/wp-login.php?action=register, attendere la conferma o il rifiuto dell’iscrizione via email. A conferma ricevuta, si è iscritte al concorso e occorre contattare il Talent Scout della zona (Martina Iemolo per le province di Siracusa e Ragusa): http://www.reginettaditalia.it/website/index.php/calendario-selezioni
Ad ogni tappa della propria zona si verrà contattate dal Talent Scout locale di riferimento che convocherà alle selezioni con le opportune informazioni. Per essere ammesse al Concorso le candidate dovranno necessariamente possedere tutti i seguenti requisiti: (1) altezza minima di 165 cm con età compresa tra i 15 anni e i 28 anni (compiuti entro il 31 dicembre del corrente anno); (2) di non essere legata da alcun vincolo di parentela con i titolari, organizzatori, collaboratori e/o sponsor del concorso. Un concorso di bellezza è una competizione basata principalmente, sebbene non sempre del tutto, su un giudizio sulla bellezza fisica dei partecipanti. Le critiche che ruotano intorno ai concorsi di bellezza generalmente puntualizzano il fatto che questi tipi di eventi rinforzano l’idea che le donne vengano valutate principalmente in base alla loro avvenenza, ponendo sulla società la pressione che le donne devono essere “bellissime”.
Per provare a sfatare questo mito, banale, del concetto di bellezza legato alle competizioni, appunto, abbiamo chiesto il parere a Debora Garofalo, counselor (una professione che emerge negli ultimi anni):
Quali sono le opportunità o i probabili rischi in cui potrebbero imbattersi le ragazze che si prestano a sfilare in passerella per un concorso di bellezza?
“Premesso che partecipare ad un concorso di bellezza sarà per molte solo un gioco divertente ed una nuova esperienza, un momento di vanità atteso e sognato, o anche talvolta una possibile opportunità lavorativa immediata o futura, occorre tenere presente anche il rischio reale che la nostra cultura avanza: incoraggia, infatti, modelli contraddittori per l’immagine e la sessualità femminili e fa sì che le donne si rapportino a standard di bellezza difficilmente raggiungibili. L’aspetto fisico però influenza le impressioni che gli altri producono su di noi; del resto esso è il primo, e spesso unico, indizio a nostra disposizione per capire chi è una persona. Partendo da tale prospettiva, alcuni studi importanti (Snyder, Tanke, Berscheid, 1997; Feingold, 1992; Eagly, Makhijani, 1991) hanno analizzato il ruolo della bellezza nella formazione delle impressioni, delle valutazioni, dei giudizi, delle opinioni e degli atteggiamenti negli individui, e hanno rilevato, senza troppe sorprese,come una buona dose di autostima (il “voto” che ognuno di noi si dà) e l’autoefficacia (la fiducia nelle proprie capacità) hanno valori medi significativamente più alti nelle aspiranti miss rispetto alle non miss. Mi permetto quindi semplicemente di suggerire a tutte le ragazze aspiranti Miss, di non perdere di vista i propri ideali e restare ancorate alle reali anche se imprevedibili prospettive che un concorso del genere può eventualmente generare, per evitare delusioni e non farsi trascinare così nel vortice dell’ insana competitività. In bocca al lupo a tutte le aspiranti Miss Reginette d’Italia!