Comiso, operazione “Alta tensione 2”: sgominata la banda dei furti di rame
La Polizia di Stato (Squadra Mobile e Commissariato di Comiso) ha portato a termine un’altra operazione finalizzata al contrasto dei furti di rame denominata “Alta Tensione 2”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa diretta da Carmelo Petralia. Le indagini hanno permesso di disarticolare un’associazione a delinquere che aveva come fine la commissione di un numero indeterminato di furti e la conseguente ricettazione dei beni provento del delitto.
Il lavoro portato a termine dalla Polizia di Stato ha permesso al piemme Valentina Botti di chiedere in tempi brevissimi l’applicazione di misura cautelare nei confronti di tutti i soggetti indagati. I gravi indizi di colpevolezza raccolti nei confronti degli indagati, hanno permesso al Gip, Claudio Maggioni, di accogliere la richiesta del PM e di conseguenza emettere gli odierni provvedimenti di cattura.
La Polizia di Stato ha disarticolato (dopo meno di 6 mesi dall’operazione “Alta Tensione 1”) un’altra associazione a delinquere di cittadini rumeni che operava con l’appoggio di ricettatori italiani in tutta la provincia di Ragusa. La svolta alle indagini grazie ad uno scontrino ed un paio di guanti lasciati sul luogo del delitto. In pochi mesi hanno commesso furti di rame ai danni della società ENEL per milioni di euro, così come gravi ed ingenti danni alle aziende agricole e zootecniche iblee.
L’indagine ha permesso non solo di appurare le loro responsabilità, ma anche di prevenire decine di furti già programmati. L’operazione di Polizia è stata portata a termine con il fondamentale contributo della società Enel che ha messo a disposizione le più avanzate tecnologie presenti sul mercato. Oltre ai furti di cavi di rame, l’associazione depredava le aziende agricole e zootecniche, uccidendo gli animali direttamente sul posto e con crudeltà, portando via solo le carni pregiate. Tra gli obiettivi anche carburante, attrezzi agricoli, attrezzi per carpenteria, fitofarmaci, auto e trattori. 12 i membri dell’associazione a delinquere individuati dalla Polizia di Stato.7 in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 denunciato in stato di libertà e 3 latitanti. Grazie all’operazioni “Alta Tensione 1 e 2” i furti ai danni di Enel dal 2014 al 2015 sono passati da 180 a 28.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE PER 7 RUMENI
1) Avagani Iordanescu, 27 anni, domiciliato a Chiaramonte Gulfi;
2)Vasile Andrei Buliga, 25 anni, residente a Vittoria (catturato a Palermo)
3) Marius Ciubotaru, (inteso Baluba) 21 anni, ,domiciliato a Pedalino frazione di Comiso;
4) Marin Cristi, 25 anni, residente a Vittoria;
5) Constantin Stancu(inteso Dani), 30 anni, domiciliato a Pedalino frazione di Comiso;
6) Nicusor Vlad inteso Nicu, 27 anni, residente a Vittoria;
7) Robert Stefan Zamfir, residente a Chiaramonte Gulfi.
CUSTODIA CAUTELARE PRESSO L’ABITAZIONE
8) Salvatore Occhipinti, nato a Palagonia, 43 anni, e residente a Comiso.