Politiche Sociali, queste sconosciute
Cambiano gli assessori nella giunta Iurato ma non cambia la musica. Santa Croce in tema socio-assistenziale relega anziani e minori, malati e poveri, in un silenzio ed una indifferenza da scenario dantesco. Nulla o poco più le risposte alle vere e proprie richieste di aiuto economico, alle richieste di prima necessità! Niente in tema di programmazione o progettualità per gli anziani del centro Diurno “Terza Primavera” o per le famiglie meno abbienti, costretti a subire sempre di più la sistematica indifferenza istituzionale. In una società culturalmente e socialmente evoluta, esistono specifiche figure professionali e sistemi finalizzati a prevenire stati di emarginazione, solitudine e abbandono.
A Santa Croce in questi ultimi anni, invece, non vi è stata alcuna sensibilità istituzionale né attenzione verso i soggetti ultrasessantenni, specie se privi di disponibilità economiche e affetti da patologie o invalidità. Eppure in tempi non tanto lontani, nel centro diurno di Santa Croce si svolgevano numerose attività, in paese o nei luoghi circostanti. Se si vanno a rivedere le varie relazioni semestrali del passato, si notano le progettualità e le attività svolte nell’ambito specifico della terza età anche con una attenta, puntigliosa e oculata politica che prevedeva l’utilizzo di alcune somme provenienti dai piani di zona del distretto 44 e non dal bilancio comunale. Parlo, ad esempio, di giochi di memoria, lettura giornaliera di quotidiani e riviste, socializzazione guidata con gite fuori sede, incontri e gemellaggi con altri centri diurni, incontri e collaborazioni con associazioni di volontariato, conferenze su temi specifici riguardante la terza età, attività di laboratorio creativo, attività di animazione teatrale, attività di animazione musicale programmata in concomitanza con particolari festività/eventi, coro della terza età, compleanni insieme ai familiari, attività motoria ecc..
Adesso, invece, nessuno spazio di socializzazione, nessuna iniziativa nei cartelloni estivi, nessuna attenzione per i servizi alla terza età, nessuna progettualità. La politica sa e tace. Ovunque si vada, si sentono lamentele di cittadini in difficoltà, di diversamente abili in cerca di aiuto. Credo che sia compito di un’amministrazione seria, pensare ai più deboli, ai più bisognosi. In campagna elettorale, 3 anni fa, il sindaco Iurato prometteva “MIRACOLI” in ambito di Politiche Sociali! Oggi invece dall’amministrazione comunale si sente ripetere che “i soldi non ci sono”, ma questa litania non regge, in uno stato di diritto tutto ciò non va. A volte non è necessario e nemmeno indispensabile la presenza di fondi comunali. Sono necessarie le idee, i progetti, lo spirito di iniziativa e la ricerca di partners che vogliono investire sul sociale.
A proposito, rimango sorpreso dalla decisione del Comune di non aver voluto raccogliere il mio invito di installare il maxischermo in piazza V.Emanuele in occasione della finale di Champions League Juventus-Barcellona (quasi tutti i comuni della provincia ne hanno beneficiato). Poteva essere un buon motivo per creare un momento di socializzazione e di aggregazione, in cui non solo Santa Croce avrebbe potuto fare “rivivere la piazza” in un paese quasi “completamente morto”, ma da cui avrebbero avuto vantaggi economici tutte le attività commerciali. Ma anche stavolta speranza ha fatto rima con illusione.
Piazza Fonte Diana, Comiso, in occasione della finale di Champions League di sabato 6 giugno