Ragusa si ritira da Expo, Vincenzo Mormina “sfida” Cracco ai fornelli
Attraverso una nota riportata da numerosi organi di stampa, il Comune di Ragusa comunica di avere deciso di ritirarsi dalla partecipazione nell’ambito di Expo 2015, chiedendo al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, all’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca Antonino Caleca e, per conoscenza, anche al responsabile unico del Cluster Bio-Mediterraneo Dario Cartabellotta, la restituzione di 7500 euro + IVA già versati lo scorso novembre. A conferma di ciò riportiamo la dichiarazione del sindaco Piccitto e degli amministratori ragusani: “Le poche informazioni a disposizione sulla presenza della Regione siciliana a Milano hanno superato persino le più pessimistiche previsioni. L’immagine complessiva è quella di una Sicilia in declino, priva di progettualità, incapace persino di presentarsi attrattiva di fronte ad un pubblico qualificato italiano e internazionale come quello di Expo. Un’immagine che non vogliamo né possiamo accettare. A pochi giorni di distanza nulla si sa del coinvolgimento dei Comuni e dei territori in generale – prosegue il primo cittadino grillino -. Le diverse richieste di incontro finalizzate a chiarire gli aspetti principali della partecipazione del nostro Comune non hanno avuto riscontri, nonostante l’adesione del 29 novembre scorso e il successivo pagamento del contributo richiesto”.
Abbiamo comunque raccolto per voi la dichiarazione di chi, tra i ragusani, ha già avuto l’onore di vivere l’esperienza milanese in fiera Expo, una scelta di alto valore professionale: si tratta di Vincenzo Mormina, ristoratore santacrocese che gestisce da pochi anni, con successo, il ristorante-pizzeria “Il Delfino-Da Vincè” a Marina di Ragusa. Mormina è stato per una sera ospite d’onore presso il prestigioso hotel milanese stellato “La Scala”, dove ha cenato a fianco degli chef Cracco e Gualtiero Marchesi. Proprio quest’ultimo gli ha rilasciato di buon grado una dichiarazione che al Mormina stesso è sembrata un monito a migliorare: “Sei in una provincia, quella ragusana, in cui potete vantare la presenza di ben quattro chef stellati (Candiano, Sultano, Ruta e Mangone), è come se tu fossi nel cuore della Sicilia, ovviamente non geograficamente parlando, ma nell’ambito della ristorazione. Con delle ricette realizzate spesso con degli ingredienti poveri riuscite a mantenere alto il valore della tradizione culinaria di Sicilia”. A sorpresa, su invito di Cracco a vivere questa esperienza al padiglione lombardo, Mormina ha accettato la sfida e si è messo alla prova ai fornelli cucinando piatti tipicamente valtellinesi: polenta con costine e i pizzoccheri un formato di pasta, questo riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale della Valtellina, dove Vincenzo e la sua famiglia hanno vissuto per quasi venti anni. Non ha altresì dimenticato di cucinare al meglio la spatola al miele ragusano delle api nere. Ha avuto anche occasione per un passaggio veloce al Padiglione Sicilia, insieme ad Andrea Lucchetta, noto ex giocatore di pallavolo di fama mondiale, e si è dilettato a spiegare alle scolaresche lombarde in visita allo stand il metodo naturale per ottenere il succo concentrato delle arance tipiche della zona di Carlentini. Prossimo appuntamento per Mormina a Milano il primo novembre, quando per la chiusura della fiera Expo, su invito di Radio RTL, è previsto un collegamento dall’esterno: sarà ancora sfida all’ultimo piatto tra nord e sud?