Digiacomo attacca il sistema sanità: perché non si procede con i concorsi?
“Sono passati più di quattro mesi dall’approvazione del Piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Sicilia, ma a tutt’oggi nessun provvedimento è stato assunto dai direttori generali delle Aziende sanitarie siciliane. Non c’è traccia delle nuove piante organiche, tutto è impantanato nella burocrazia dell’assessorato alla Salute”. La denuncia è del presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo, che ha presentato una risoluzione per impegnare il governo regionale, e per esso l’assessore regionale per la Salute, a “sollecitare i direttori generali ad adottare nel più breve tempo possibile le piante organiche delle rispettive Aziende sanitarie, tenendo conto degli aggregati di spesa già assegnati, dei parametri e delle dotazioni della rete ospedaliera per la successiva indizione delle procedure concorsuali pubbliche finalizzate alla copertura dei posti vacanti. Il tutto – si legge ancora nella risoluzione – al fine di migliorare gli attuali livelli di assistenza con valorizzazione delle attuali risorse umane e professionali”.
“Comprendo – aggiunge Digiacomo – che la riorganizzazione della rete ospedaliera è complessa e sono necessari numerosi passaggi e verifiche, e so bene che l’assessore Lucia Borsellino è la prima a volere una soluzione rapida della vicenda. Ma l’assessorato alla Salute ha il personale sufficiente per questo tipo di lavoro, quattro mesi sono davvero troppi”.
“Oltretutto – conclude il presidente della commissione – mi viene in mente una considerazione: la Regione mette in bilancio circa un milione di euro per il ‘personale comandato’. Se spendere questi soldi ha un senso, bene. Altrimenti tanto vale tagliare questa voce”.