Comiso, “trema” la Chirurgia del Regina Margherita: interviene Di Giacomo
Tanto tuonò che piovve. I tuoni si erano già sentiti in lontananza e in sordina dopo gli incontri istituzionali tra il sindaco di Comiso Filippo Spataro e il manager dell’Asp di Ragusa Maurizio Aricò avvenuti alla fine del 2014. Notizie sussurrate e poi smentite di uno smantellamento dei servizi sanitari dell’Ospedale Regina Margherita di Comiso, già ampiamente sforbiciati durante l’ultimo periodo di vita dell’ASL 7 di Ragusa, tenevano in allerta quanti hanno, invece, sperato in una rinascita dell’operatività funzionale del nosocomio.
Il Decreto Assessoriale del 14 gennaio 2015 sulla riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera siciliana aveva fissato dei paletti ben precisi sul destino degli ospedali ‘riuniti’ di Vittoria e Comiso, riservando la piena attuazione a una verifica finale da effettuare il 31 dicembre 2016. Ed ecco che, invece, inizia a ‘piovere’ con la delibera, adottata dall’ASP di Ragusa, col numero 705 del 26 marzo 2015, con la quale si approva la ‘procedura per la gestione in sicurezza del paziente nell’area chirurgica ad indirizzo low care degli ospedali riuniti di Modica-Scicli e Vittoria-Comiso’, predisposta dal Comitato per il rischio clinico. Una delibera con una dicitura dell’oggetto particolarmente elaborata e con utilizzo di terminologia da ‘addetti ai lavori’, sicuramente non facilmente comprensibile per la gente di strada. Stranamente la procedura per garantire al paziente una migliore qualità dell’assistenza viene applicata solamente all’area chirurgica, come se tutte le altre aree (medica, ginecologica, pediatrica, ecc.) fossero esenti da rischi.
Allo stesso tempo, leggendo attentamente tra le righe, si evidenzia il tentativo di anticipare revisioni strutturali dei reparti chirurgici che, invece, devono essere legate ad un cronoprogramma derivato da una scelta di obiettivi che ‘si vogliono raggiungere nel medio-lungo termine’ nel rispetto di quanto previsto nel Decreto Assessoriale. Il sindaco Spataro ha reagito immediatamente chiedendo al Direttore Generale la revoca della delibera. Lo stesso presidente della commissione Sanità dell’ARS, onorevole Giuseppe Di Giacomo, ha sentito la necessità di intervenire immediatamente a livello provinciale emettendo un comunicato stampa con cui chiarisce la propria posizione a difesa del rispetto del Decreto Assessoriale e a livello regionale chiamando un consulente legale per verificare il rispetto degli adempimenti previsti dall’assessorato per ciascuna azienda sanitaria regionale. Nonostante ciò, il sindaco Spataro ha chiesto al presidente del Consiglio comunale Gigi Bellassai una seduta aperta del massimo consesso cittadino per trattare l’argomento, alla presenza della deputazione iblea e del manager Aricò. La seduta dovrebbe tenersi giorno 11 aprile alle 10 presso l’Ospedale Regina Margherita di Comiso.
(a cura di Ermocrate)