“Muro del suono”
Cassandra mutua il tema del giorno da una delle sue canzoni preferite di Luciano Ligabue, “Muro del suono”: “Sotto gli occhi distratti del mondo/ sotto i colpi di spugna di una democrazia/ c’è chi visse sperando / e chi disperando/ chi visse comunque morendo/ c’è chi riesce a dormire/ comunque sia andata/ comunque sia…”. E’ così che vissero gli ebrei, vittime dell’Olocausto nazi-fascista (il 27 gennaio, infatti è la c.d. “Giornata del Ricordo”). E’ così che stanno vivendo in questi giorni i Greci, discendenti degli Achei, custodi dei miti greci come Cassandra, vittime del regime dei Colonnelli, nipoti di Aleko Panagulis (unico grande amore dell’indimenticata Oriana Fallaci che lo ricorda nel suo capolavoro “Se questo è un Uomo”), elettori di Alexis Tsipras, che con il suo partito di estrema sinistra, SIRYZA, ha vinto ieri le elezioni e da domani andrà a governare con il più impensabile dei suoi possibili alleati: il partito di estrema destra “ALBA DORATA”! Alleanza costruita con immediatezza e senza tergiversare già pochissime ore dopo la vittoria, per una sola ed unica ragione: “fare muro” contro la politica di Austerity e Speending review imposta dall’Europa del nord all’Europa del sud. E’ come se nella Grecia dell’VIII sec. a.C., gli Ateniesi e gli Spartani, anzichè essere acerrimi nemici, avessero deciso di unire le forze nell’intento di rivendicare la dignità dei Popoli dell’Egeo e del Mediterraneo, cioè di difendere le radici storico-culturali dell’Europa.
Infatti, cos’è accaduto sin’ora a Bruxelles? L’asse Germania-Olanda-Norvegia-Danimarca ha imposto con la forza dei numeri un concetto politico-economico devastante per le nostre economie mediterranee: quello secondo cui risparmiare senza investire, ingabbiare senza sperimentare, imporre senza riformare, sia il mix giusto per l’Europa del terzo millennio! E, allora, che farà il nostro boy-scout Renzi davanti a questo nuovo scenario? Continuerà a fare da cortigiano alla Merkel o capirà che la nostra Storia ci impone, ci implora di “sposare” la causa greca, di cooperare con questo neonato e sui generis soggetto politico? All’indomani di queste elezione, SIRYZA, il partito greco incitore, ha postato su twitter un nuovo slogan: “La speranza ha vinto!”. Potremmo farlo nostro. Ne abbiamo bisogno per la scelta del Presidente della Repubblica, per la riforma della legge elettorale, per abbattere la corruzione e il nepotismo che incancrenisce la classe politica italiana. Certo se dovessimo tradurre in Italia l’alleanza che si prospetta in Grecia, dovremmo abituarci a vedere Nicky Vendola che fa le riforme con Giorgia Meloni e il club di Beppe Grillo. Ma tant’è… esistono alternative all’alleanza Pd-Forza Italia, che ha partorito un mostro dal nome blasfemo: “Patto del Nazareno” (sarebbe stato meglio ribattezzarlo Patto di Giuda”)? Cassandra non ne riesce a prevedere. Ma si sa le sue sono profezie senza futuro…
Però ditemi: ha futuro una Nazione il cui Popolo non può scegliere direttamente il proprio Presidente della Repubblica, il proprio Presidente del Consiglio, e anche quando lo sceglie, come avviene in Sicilia per il Governatore della Regione, e in tutti i Comuni d’Italia per il Sindaco, deve comunque farlo secondo i diktat del gruppo dirigente più agguerrito e cinico? Nei fatti la risposta è sempre e comunque NO!! E’ un popolo che non ha un futuro!! Nei fatti succede che a Palermo abbiamo un Governatore che non riforma ma congela e lascia “governare” la magistratura. Così è per l’ “affaire” delle Scuole di Formazione, per “gli stipendi d’oro dei Dirigenti”, per le “rendicontazioni a luci rosse” di alcuni deputati regionali, problematiche che si potrebbero ripresentare se non viene trovata al più presto una soluzione politica condivisa. Ma che attualmente sono solo “casi giudiziari”, affidati ad una magistratura “giacobina”, modello Ingroia.
Nei fatti succede che nella nostra cittadina il Sindaco continua imperterrita a definirsi “paladina” della legalità, ma poi lascia che il “suo” Presidente del Consiglio comunale imbavagli l’opposizione (tant’è che i consiglieri che la rappresentano hanno affidato al nostro giornale le loro “Filippiche”), che la “sua” maggioranza consiliare perseveri nel difendere le debolezze e i difetti contenuti in operazioni quali il c.d. “Marchio Montalbano”, quali la demolizione della Regia Dogana di P.Secca, quali la modifica della destinazione d’uso della casa-famiglia “Don Gnocchi”. E dire che il termine “Municipio” deriva dal latino “mancipere” e, quindi, vuol dire, sigh! “liberare dalla servitù”! Quali le soluzioni a tale enigma? “Rompere il muro del suono”… e decollare verso la speranza di un cambiamento. Oppure soccombere irrimediabilmente come un’immensa Nave Concordia, il cui comandante rischia di non pagare alcuna colpa (come invece sicuramente sarà per Schettino!) , dato che comandante di “questa” Concordia è ciascuno di noi! Ma non fateci caso… queste sono solo le predizioni di una sacerdotessa mai creduta!
Cassandra