Comiso ospita il vescovo Paolo Urso: “Amare la legge è obbedirvi”
Un avvenimento di portata eccezionale, una lezione magistrale sui valori etici della politica, un riaffermare il concetto basilare di ‘libero chiesa in libero stato’: tutto ciò ha rappresentato la presenza del Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, nella seduta aperta del Consiglio Comunale di Comiso, che si è tenuta il 5 gennaio.
I lavori del Consiglio sono stati aperti dall’intervento del Presidente dello stesso, Gigi Bellassai, che ha evidenziato come oggi sia importante mettere in pratica il motto ‘I care’ (mi importa, mi interessa, ho a cuore), sia nella vita pratica di ogni giorno sia nelle azioni della politica. A seguire, l’intervento del sindaco di Comiso, Filippo Spataro, che ha manifestato la propria soddisfazione nel vedere come la ‘città’ stia rispondendo con gesti di solidarietà, spesso nascosti, nei confronti delle fasce più deboli e, quindi, ha ringraziato il Vescovo per la proficua e costante collaborazione della Chiesa casmenea. Successivamente gli interventi del sindaco dei ragazzi, Sofia Sallemi, dei capigruppo Gaetano Scollo (PD), Dante Di Trapani (PdL), Vincenzo Maggio (Ora si cambia), Maria Rita Schembari (Comiso Vera) e dell’Assessore-Vicesindaco Gaetano Gaglio.
S.E. Mons Paolo Urso ha quindi preso la parola, ringraziando innanzitutto il Consiglio comunale e il sindaco di Comiso. Collegandosi all’intervento del presidente del Consiglio comunale, il Vescovo ha letto la frase di Don Milani, contenuta nella Lettera ai giudici: “E allora il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso. Anche il maestro è dunque in qualche modo fuori del vostro ordinamento e pure al suo servizio. Se lo condannate attenterete al processo legislativo. In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate”. Prendendo spunto da questa frase, il Vescovo ha illustrato il valore della ‘responsabilità’, termine che deriva dal latino respònsus e, cioè, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano. Questa ‘responsabilità’ deve essere alla base dell’azione della Politica (dal greco “politikḗ” ‘arte di governare’) e le risposte che la società odierna attende sono soprattutto azioni che vadano in direzione del bene comune e a salvaguardia di chi si trova ‘ai margini’ sia in termini economici sia in termini umani.
Un lungo applauso ha accolto la fine dell’intervento del Vescovo. A memoria dell’evento il sindaco e il presidente del Consiglio comunale hanno consegnato a Mons. Urso alcune opere di artisti comisani e una targa ricordo.
Ermocrate