Scicli – Si è dimesso il sindaco Franco Susino. Era indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
Ecco la lettera di dimissioni di Susino: «Sono stato eletto sindaco nel maggio del 2012 con più di 7 mila preferenze. Ho trovato una situazione finanziaria disastrosa e innumerevoli problemi da risolvere. Dopo poco più di un anno la maggioranza consiliare e la coalizione che mi avevano sostenuto si sono frantumati. In un periodo di gravissime difficoltà sarebbe stato facile abbandonare la nave: con la collaborazione responsabile di un gruppo trasversale di consiglieri comunali è nata invece la giunta tecnica con l’obiettivo di risanare i conti del comune per evitare il disastro finanziario con conseguente incremento delle imposte al massimo, come avvenuto in altri comuni iblei. Con l’approvazione di conto consuntivo, bilancio di previsione e piano di riequilibrio finanziario sono fiducioso che la corte dei conti valuterà positivamente gli atti posti in essere, con la costruttiva collaborazione di funzionari, giunta e consiglio».
«Nel luglio scorso mi è stato notificato avviso di garanzia per un reato infamante. Io, in coscienza, resto sereno: con l’amministrazione precedente alla mia i personaggi arrestati e coinvolti nell’inchiesta della Dda hanno lavorato alle dipendenze del comune, sotto la mia guida il loro rapporto lavorativo è cessato. Mi hanno deluso alcune persone a me vicine in passato, che hanno dimenticato il bene della città, operando con malafede per demolire la figura del sindaco con la collaborazione di certa stampa violenta. Mi hanno deluso i rappresentanti politici di alto livello di Scicli: col loro silenzio assordante, per interessi di basso livello politico, non hanno tutelato gli interessi alti della nostra città e dell’intero territorio ibleo. Ho certamente commesso degli errori per i quali chiedo scusa.
Le questioni sopra citate hanno talmente compromesso il mio stato di salute da non consentirmi più di svolgere con serenità la mia funzione di sindaco e per questo rassegno le dimissioni. Ringrazio gli assessori, i consiglieri e i dipendenti che sono rimasti al mio fianco fino all’ultimo. Cercherò invece di non portare rancore – conclude la nota – verso quanti hanno remato contro anche in maniera violenta e malvagia»