Un grande orso di peluche sulla tomba di Loris: il regalo di 150 santacrocesi
Un orso di peluche è stato donato spontaneamente da un gruppo di santacrocesi al piccolo Loris. In parecchi, circa centocinquanta, hanno aderito di buon grado all’iniziativa attraverso una colletta; come a fargli compagnia, l’orso, che ci piace chiamare Loris, è stato depositato sulla sua tomba per volere compensare l’impossibilità reale a stargli ancora fisicamente vicino e a giocare con lui. L’orso di peluche, infatti è una presenza imprescindibile nell’infanzia e nell’educazione dei bambini e questo gesto, che ha destato tanta tenerezza, è stato molto apprezzato. Alto un metro e venti circa – quasi quanto lo era il piccolo Loris – color miele, con gli occhi dolci, profondi, ma anche un po’ smarriti, appositamente protetto da un sacchetto di cellophane trasparente, era presente in piazza Vittorio Emanuele, appoggiato al sagrato della chiesa, tra le corone di fiori e altri peluche, con tre pergamene che riportavano le firme di tutti coloro i quali hanno aderito all’iniziativa. All’uscita della chiesa, a conclusione del rito funebre, “ha aspettato” i bambini dell’istituto Psaumide che avevano assistito in silenzio molto attenti, ma ancora increduli per la tragica vicenda che ha coinvolto uno di loro. Sempre affiancati dai genitori, dagli insegnanti, dal personale tutto della scuola e dalle specialiste del Telefono Azzurro che li hanno tenuti amorevolmente in consegna durante tutta la funzione religiosa. Ci piace credere che Loris e il “suo” orso abbiano già fatto amicizia e che insieme giochino tra le stelle del firmamento…