Veronica, i vecchi amici si defilano: “Sembra Cogne”. Le donne sono sconvolte
Dopo la notizia sconvolgente del fermo disposto dalla procura su Veronica Panarello, madre del piccolo Loris, per gravi indizi di colpevolezza in merito alla morte del figlio, Santa Croce Camerina è apparsa sconcertata e attonita. Da giorni si attendeva la svolta decisiva delle indagini per inchiodare il colpevole e proprio quando tutto sembra ormai per concludersi, ecco che il tanto previsto sospiro di sollievo non c’è stato. Bocche, le stesse che nei giorni scorsi si erano prodigate nei più disparati pronostici, adesso quasi cucite. Nei bar, in piazza, nei luoghi di aggregazione tutti stentano a parlare, se non per dire: “Ma com’ è possibile?”. Anche quelli che avevano pubblicamente affermato di essere amici di famiglia, adesso dicono: “La conoscevo appena” o “non avevo una grande confidenza con quella ragazza”. Quando c’era da supportare il grande dolore di una madre che ha perso tragicamente il proprio figlio, molti erano pronti a farsi vedere al suo fianco, con dichiarazioni audio e video, parole che ora segnano una lontananza abissale tra tanti pseudo amici di Veronica. Qualche signora di età avanzata accenna: “Come può una mamma fare questo ad un figlio…” e quasi gli occhi le si velano di lacrime, perché le donne della sua generazione non avevano il tempo per essere fragili e fra le mille difficoltà dovevano pensare solo al bene della famiglia. Qualche uomo ammette: “Io l’ho sempre sospettato che poteva essere lei” oppure “E’ un altro delitto di Cogne…”. Ma le donne no, anche se fra di loro c’è chi ha avuto qualche sentore sul possibile epilogo, si rifiutano di accettare che chi genera la vita possa anche toglierla e, per giunta, in una maniera così brutale. Forse cesseranno anche le dicerie che da giorni impazzano, quasi in un macabro toto colpevole, da parte di improvvisati investigatori che hanno scandagliato le vite private di possibili responsabili. Un solo pensiero oggi va al piccolo Loris, forse anche lui da lassù stenta a credere a quello che gli è successo e fino a quando non si farà certezza assoluta da parte degli investigatori, anche noi ci vogliamo illudere che non sia così.