P.Secca, Montalbano e l’albergone sul mare: scontro a distanza fra il sindaco Iurato e Barone
A stagione estiva ormai ultimata – e dopo la pessima pubblicità piovutaci addosso con la trasmissione ‘Millennium’ di Rai3 – il quotidiano ‘La Repubblica’ si è accorto della bellezza dei nostri luoghi. E sul settimanale ‘Il venerdì di Repubblica’ ha dato spazio alla terra che ospita da oltre un decennio la celebre fiction de ‘Il Commissario Montalbano’ (leggi qui parte 1 – parte 2). Tutto parte da Camilleri e Zingaretti, che hanno “donato” a Punta Secca, Scicli e tutto il ragusano una pubblicità gratuita e quasi inaspettata. Nell’ultimo anno, grazie all’apertura dello scalo di Comiso, abbiamo beneficiato di un’ondata di turisti senza precedenti. Eppure la politica continua a litigare. Sono bastate poche righe per riaprire il dibattito fra il sindaco Iurato e l’ex presidente del Consiglio, Giovanni Barone, leader del movimento d’opposizione ‘Noi ci crediamo’. “A stento qualche amministratore locale – si legge su ‘Repubblica’ – ha avuto lo scrupolo di negare la costruzione di un albergone sul mare là dove sorgeva la vecchia caserma dismessa (e finalmente demolita) della Finanza”. A chi appartiene la paternità di questo “enorme” gesto? Chi è l’eroe della situazione? Il sindaco con un intervento su Facebook si è attribuita il merito del mancato “scempio”: “Forse per distinguere meglio le cose, bisogna osservarle da lontano…” ha commentato. Ma Giovanni Barone, principale competitor della Iurato nell’ultima tornata elettorale, ha voluto ricucire il gap: “L’albergone sul mare non l’ha voluto IN PRIMIS il Consiglio Comunale di Santa Croce Camerina! La prima volta respingendo un proposta della Giunta Schembari (albergo, museo, servizi e uffici comunali). La seconda volta, in sede di adozione del Piano Particolareggiato e di Recupero del centro storico di Punta Secca, in data 25/06/2010, quando fu votato l’emendamento al piano che cancellava la proposta della ditta privata di demolizione e ricostruzione di un albergo e servizi”. E torna d’attualità la polemica sull’abbattimento della caserma: “In quella occasione – continua Barone nel suo intervento – venne pianificato, invece, il recupero della parte storica della ex caserma e la creazione di due belvederi (delibera CC 32/10). L’ARTA (parere 28/11) bocciò la proposta dicendo che non era possibile realizzare spazi vuoti (belvederi) senza il parere della Soprintendenza e ravvisava violazione della Legge 71/78 (la Legge oggi è cambiata? mah!). Questa è storia. Quella di questi ultimi mesi, invece, è cronaca di vicende in evoluzione dal cui sviluppo ci aspettiamo solo risposte politiche. Non ci interessano altri aspetti. Ci interessano risposte a domande semplici, tra le quali: perché avete privato la Collettività di un fabbricato storico, perfettamente restaurabile e restituibile alla pubblica fruizione?”. Il passato che torna, il futuro che fatica a scriversi. I turisti arrivano perché è nato l’aeroporto, perché la nostra terra è bella e spesso invidiata. Dubitiamo che la politica locale, passate e presente, c’entri fino in fondo (a quando i servizi?). Vorremmo crederlo, ma al momento non ci riusciamo… E quindi, grazie Salvo!
Paolo Mandarà
2 Comments
Invece di fare queste sceneggiate alla Mario Merola, pensate ad attivare al più presto le videosorveglianze per la sicurezza del paese.
qua discutete per un albergo e una caserma e intanto il paese si spegne sempre di piu in mano alla delinquenza signori io vi direi invece di passare tempo per queste cagate pensate a dare sicurezza ai vostri cittadini che ormai siamo stanchi di sentire di aggressioni ecc e basta chiacchere fate qualcosa di concreto per la gente che vi ha votato
Comments are closed.