Casuzze, minaccia i villeggianti con un coltello: arrestato un giovane extracomunitario ubriaco
I Carabinieri di Santa Croce Camerina sono intervenuti nella mattinata di lunedì 18 agosto nella frazione di Casuzze a seguito di numerose segnalazioni pervenute al numero unico di intervento 112 da parte di cittadini e turisti allarmati per la presenza di un giovane extracomunitario in stato di agitazione psicofisica da ingestione di sostanze alcoliche che minacciava i presenti con un grosso coltello con lama lunga 13 cm proferendo frasi senza senso. Al sopraggiungere della pattuglia l’esagitato brandiva il coltello contro i militari operanti minacciandoli, ma veniva subito immobilizzato e messo in condizioni di non nuocere; a questo punto l’interessato cercava di divincolarsi e fuggire, senza però riuscirci. Da successiva perquisizione gli è stato trovato addosso un altro coltello con lama lunga 11 cm. Condotto in caserma il giovane veniva identificato per A.T., di 30 anni, marocchino, con precedenti di polizia e quindi arrestato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di armi ed oggetti atti ad offendere. Dopo l’arresto il pubblico ministero lo ha scarcerato.
Redazione
7 Comments
Mi sembra un episodio molto simile a quello del tunisino che poi, dopo essere stato scarcerato, poco dopo tornò all’attacco, violentando la ragazza in tenda.
Sarà arrestato e liberato dopo pochi giorni?? Mi pare che in Italia,funziona così
Il giorno che ci scappa il morto ci renderemo conto che c’è qualcosa che non funziona!!!
Ma sì lasciatelo libero!!!!
É innocuo………
Ma l’hanno arrestato almeno?? Ah no, avevo dimenticato che in Italia il carcere non esiste!!!
SE,era italiano,forse 20 anni ??? (erano pochi)
Io sinceramente vorrei tanto che il pubblico ministero dicesse a tutti perchè lo ha scarcerato.
ci deve per forza sempre scappare il morto qua per fare muovere le istituzioni per combattere questo degrado e se qualcuno si faceva male poi si presentava il sindaco con le scuse pubbliche el invito a ritornare ma perchè non si ci pensa prima
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