Punta Secca, in estate tornano ztl e isola pedonale: dal 30 giugno al 10 settembre sarà tutto chiuso
La Giunta municipale bissa l’esperimento. Sarà Ztl anche quest’anno a Punta Secca. L’isola pedonale nel centro della frazione di Santa Croce Camerina, istituita l’estate 2013 in via sperimentale, limiterà il traffico nel tratto compreso tra la via Paolo VI ed il lungomare Vespucci anche quest’anno, e non solo. “Considerato che la sperimentazione ha sortito gli effetti sperati, si vuole istituire in via definitiva”. Questo quanto recita la delibera. Si parte il 30 giugno, per finire il 10 settembre di ogni anno. Isola pedonale e divieto di sosta “h 24” (tutti i giorni e con le modalità orarie che verranno stabilite con altro provvedimento) nelle seguenti vie e piazze: corso A. Moro (tratto Paolo VI-G. Verdi), via G. Verdi, via M. di Portosalvo (tratto Nenni-Verdi), via G. Amendola (tratto Verdi-Nenni), piazza Faro, lungomare A. Vespucci, via F. Bandiera, dirottando il traffico veicolare dalla via Paolo VI e consentendone il transito durante la vigenza della Ztl, negli orari che verranno stabiliti con separato provvedimento, solo ai mezzi per il carico e scarico, ai veicoli a servizio di persone invalide munite del contrassegno speciale, ai veicoli con barche e carrelli per le operazioni relative all’approdo ed ancora ai veicoli appartenenti agli organi di Polizia stradale, dei Vigili del fuoco, dei servizi di soccorso, nonché ai veicoli dei residenti e dimoranti. Questo il dettaglio. Ma non tutti ritengono che la Ztl possa essere la soluzione. Almeno non “pensata” in questa maniera. “Fioccheranno multe e, senza la possibilità di fermata per sistemare quanto un villeggiante, di norma, porta al suo seguito, molti preferiranno lidi più accessibili. Punta Secca si svuoterà”. Lo sostiene Rosario Pluchino, ex assessore e attuale consigliere comunale, che aggiunge: “Vogliamo parlare del sistema di controllo del transito? Una telecamere che sarà collegata alla locale stazione dei vigili urbani che costerà ben 50mila euro? Questa non è una gestione oculata delle risorse”.
Fonte: La Sicilia