Il 25 Aprile: quando il ricordo della Resistenza si scontra con il presente Il programma del comune
“… Non c’ero e non conosco cosa accadde… diffido dalla storia ufficiale, non ci vedo mai riferimenti alla gente comune. Ho viaggiato per il mondo, senza tregua senza sosta, per lunghi anni. E quello che porto nel cuore non sono personaggi ma persone, gente comune e il loro quotidiano. Ogni loro racconto per me è un piccolo grande tesoro, di un valore inestimabile. Non c’ero e non conosco cosa accadde… ma so che oggi vivo un presente da uomo libero. E questo mi basta per credere che oggi sia un giorno speciale” (Anton Vanligt)
L’Anniversario della Liberazione d’Italia (chiamato anche Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile) viene festeggiato il 25 aprile di ogni anno. È un giorno fondamentale per la storia d’Italia, simbolo del termine della Seconda Guerra Mondiale nel Paese, dell’occupazione da parte della Germania nazista, iniziata nel1943, e del ventennio fascista. Durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l’Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi. Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l’uguaglianza.