L’attività motoria creativa come processo formativo per il portatore di handicap di L.Licitra
Occorre coltivare la creatività per mezzo d’idee innovative variegate con un metodo ginnico educativo valoriale? E’ possibile che l’educatore motorio possa contribuire al benessere psico-fisico dell’handicappato e del diversamente abile con la creatività e l’attività motoria creativa per uno sviluppo ideale? La creatività può essere stimolata attraverso l’educazione. Come l’handicappato non è uno totalmente disabile, non è uno “azzerato” nelle sue capacità, così il diversamente abile non è uno totalmente abile, ma soltanto parzialmente o diversamente, per l’appunto. Tutti siamo creativi e la creatività, quindi, non è un privilegio di alcuni. La formula umana per sperimentare e attivare la creatività è quella di avere entusiasmo, osare e permettersi di avere fiducia in sé stessi, perché tutto è dentro di noi, per scegliere con la vera libertà di vivere una vita piena di significato. “Attraverso una sensibilità interdisciplinare tutta motoria ed attraverso un progetto di vita valoriale, ricercare e recuperare abilità che la disabilità, nelle sue manifestazioni patologiche, cela e tiene represse”. La consapevolezza corporea, l’educazione alla salute, il creare un clima favorevole e propositivo per cercare di superare problematiche per uno sviluppo ottimale di ogni singolo. Il risvegliare qualcosa di latente, proprio per mezzo delle attività motorie creative. Didattica, strategie tecniche valoriali, metodologia, comunicazione verbale e non verbale utilizzando l’espressione corporea e la danza teatro per promuovere le relazioni interpersonali. La conoscenza diretta di una persona handicappata o di un diversamente abile, permette il superamento o il ridimensionamento di alcuni pregiudizi vigenti nella nostra società insensibile. Alla luce di esperienze di vita valoriali, ricerche sul campo svolte in scuole del territorio ragusano, il volontariato presso l’Anfass e attraverso studi e letture di libri, ho capito e percepito come le attività motorie creative e la ginnastica per la ricerca della buona postura, possono essere degli ottimali strumenti per migliorare e fare emergere le potenzialità residue e le abilità nascoste delle persone. Una visione tradizionale considera la creatività un’inspiegabile forma di ispirazione positiva che può portare il docente a prendere per mano le persone e condurle verso la strada maestra della felicità e della coscienza del sé per mezzo della fantasia, della danza teatro, della ricerca della buona postura, della musica e del disegno per un miglioramento qualitativo. Usciamo dall’ignoranza eliminando completamente i pregiudizi così alienanti e privi di stimoli propositivi. I pregiudizi nascono dalla mancanza di riflessione e dai tabù di una società malata; non è giusto che la disabilità possa essere concepita come un qualcosa di negativo e che porta all’emarginazione delle parti e tra le parti. Si alle attività motorie creative per tutti proposte in modo variegato.
Lucy Licitra