Tentano di rubare due trattori in c.da Bosco Braccetto: arrestate sei persone, fra cui un polacco VIDEO
È di sei arresti in flagranza di reato il risultato del blitz operato dai militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina, collaborati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa, per furto tentato pluriaggravato in concorso. I sei, cinque vittoriesi (uno minorenne) e uno polacco, sono stati bloccati mentre tentavano di allontanarsi a bordo di due autocarri che già erano stati caricati della refurtiva, due trattori agricoli di un’azienda vittoriese proprietaria di alcune serre in Contrada Bosco Braccetto nell’agro di Santa Croce Camerina. Davvero singolare che uno dei sei, il polacco, imbrogliando i compari è stato involontariamente la causa dell’arresto di tutti. Egli infatti aveva chiesto loro un pagamento in danaro per accompagnarli nell’autorimessa dell’azienda dov’erano conservati attrezzi, trattori e rottami ferrosi ritenuti un facile bottino. I sei però hanno lasciato la catena in terra all’ingresso, destando il sospetto di due militari di pattuglia che hanno interrotto l’odioso crimine. Verso le 11.00 di mercoledì mattina, un’autopattuglia dei carabinieri di Santa Croce Camerina, nel corso di un servizio perlustrativo per il controllo del territorio, specie nelle aree agricole, recentemente afflitte da piccoli ma odiosi furti (attrezzi, decespugliatori, concimi, animali, ecc.), stava percorrendo la S.C. 25 di Santa Croce in contrada Bosco Braccetto, tra le serre. I due militari si sono accorti che c’era una grossa catena in terra presso l’accesso a una proprietà privata che essi stessi sapevano dover essere chiusa poiché l’azienda era stata chiusa ed era in fase di compravendita. Incuriositi e insospettiti si sono addentrati tra le serre finché, giunti a una corte di un caseggiato rurale, hanno visto un gruppo di persone che con l’ausilio di una piccola gru stavano caricando due piccoli trattori, di quelli utilizzati nel lavoro in serra su due camion cassonati. Alla vista dei militari i ladri l’hanno presa con filosofia e non hanno tentato la fuga, anche perché i due camion erano di loro proprietà e agevolmente avrebbero permesso di rintracciarli. Uno solo del gruppetto ha tentato di sottrarsi alla cattura buttandosi tra le serre ma è stato poco dopo rintracciato e arrestato anche lui. Questo, già conosciuto ai CC di Santa Croce, è un polacco che lavorava e viveva nell’azienda prima della chiusura, certo Andrzej Grzegorz Rycombel, 32enne senza fissa dimora. Gli altri sono i vittoriesi Paolo Scafidi, 30enne, Alfred Josef Tomasi, 46enne, Rosario Romano, 50enne, Enzo Marco Di Giovanni, 20enne, tutti pregiudicati, più un minorenne loro parente. Sono stati arrestati per tentato furto pluriaggravato in concorso e accompagnati al carcere di Contrada Pendente (il minore a Catania) con l’autorizzazione del pubblico ministero di turno, il dott. Marco Rota. In caserma, nel corso del foto-segnalamento, e fuori dalla caserma mentre venivano caricati in auto, i vittoriesi e i loro parenti se la sono presa col polacco e lo hanno inveito in tutti i modi con male parole. È emerso che il polacco, vantando la conoscenza dei luoghi, aveva promesso ai vittoriesi di portarli a rubare parecchia merce in cambio della somma di sessanta euro. Quindi non avrebbe partecipato agli utili ma avrebbe preso la “parcella” anticipata. Proprio questo pare essere il motivo per cui ha tentato la fuga, perché avrebbe garantito ai vittoriesi che non sarebbero stati disturbati da nessuno poiché l’azienda è al momento abbandonata in quanto l’acquirente ancora non ha iniziato i lavori.
Redazione
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