Aboliamo l’uso dei farmaci: un buon fisico dipende da allenamenti e alimentazione di Lucy Licitra
Perché le persone si drogano sia nella vita quotidiana e sia nel mondo dello sport? Le scienze motorie sviluppano ricerche specifiche sull’argomento, proprio per individuare i meccanismi con cui i farmaci, le strategie nutrizionali e determinati integratori alimentari, modificano l’apporto energetico, il metabolismo muscolare, le funzioni fisiologiche e in generale la crescita e lo sviluppo. Una vasta gamma della letteratura tratta proprio di supporti ergogenici. Il termine ergogenico si riferisce a tutti quei supporti, di natura farmacologica, nutrizionale, psichica oppure di artifici di carattere fisico e meccanico, in grado di sostenere o migliorare il lavoro fisico o la performance atletica. La letteratura discute degli effetti positivo- negativi di sostanze di qualsivoglia genere. I supporti ergogenici, per la stragrande maggioranza, sono negativi e l’inutilità di preparati in grado di migliorare l’attività fisica sono alquanto deludenti e fanno proprio male alla salute. Quello che voglio sottolineare nel mio piccolo, umilmente, da educatore motorio, è una sfida in continuo divenire per tutte le forme illecite, dell’assunzione di qualsivoglia genere di farmaci oltre la soglia, proprio perché i farmaci vanno presi solo e soltanto per la cura della salute e mai per la costruzione di un fisico non consono ai canoni di vita. A parer mio, soltanto le strategie nutrizionali possono fare ottenere buoni risultati di un’ottimale benessere psicofisico, della salute, della struttura morfo-funzionale della macchina umana. I mass media, i libri e notizie, in genere, trattano di sport illecito, di comportamenti di campioni che si nutrono in modo anomalo, che assumono determinate sostanze non consone per l’organismo e che l’impiego indiscriminato di presunti supporti ergogenici aumenta le probabilità di incorrere in effetti collaterali che vanno da lievi disturbi transitori fino a complicazioni che mettono a repentaglio e in serio pericolo la vita. All’orizzonte, intervenire sia a livello agonistico che amatoriale, sostituendo all’illecito i giusti allenamenti e la giusta alimentazione, vuoi più proteica ma con i giusti carboidrati e meno grassi come tutti noi sappiamo, con le giuste quantità di frutta e verdura, non mangiando dieci uova la mattina e praticando la giusta dose di sport associata a diete equilibrate prescritte da dietologi e nutrizionisti. Un pensiero che parte dal cuore: “si cerchi di seguire giusti allenamenti con riscaldamento di tipo generale e specifico con i giusti i massaggi, con l’attrezzatura e con gli ausili consoni a qualsivoglia disciplina sportiva”. A voi adesso, cari lettori, una bella riflessione a proposito di questa ardua problematica per dire “no alla droga”.
Lucy Licitra