Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: presente il Museo di Camarina con le foto di Giacchi
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si è tenuta a Paestum dal 14 al 17 novembre, si è confermata un evento internazionale unico nel suo genere: sede del più grande Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e della prima mostra internazionale di tecnologie interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali oltre che occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori, per i viaggiatori, per gli appassionati. Un format di successo testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO, UNWTO e ICCROM oltre che da 8.000 visitatori, 150 espositori con 30 Paesi esteri, 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 350 operatori dell’offerta, 150 giornalisti. Nel sottolineare sempre più l’importanza che il patrimonio culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: dopo Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, ospite ufficiale di questo anno è stato il Venezuela. Numerose le sezioni speciali: la mostra ArcheoVirtual con i più innovativi e coinvolgenti progetti multimediali e di realtà virtuale applicati all’archeologia; gli Incontri con i Protagonisti delle scoperte archeologiche dell’anno; i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate nell’antichità per costruire i manufatti di uso quotidiano; ArcheoIncontri per la presentazione di conferenze stampa e progetti di sviluppo territoriale; il Premio “Paestum Archeologia” assegnato a coloro che hanno contribuito alla valorizzazione del patrimonio culturale; ArcheoLavoro orientamento ai Corsi di Laurea e Master in Archeologia e presentazione delle figure professionali e delle competenze emergenti; il Premio “A. Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; il programma di Visite Guidate ed educational per giornalisti e visitatori. “La nostra presenza come Museo Archeologico di Camarina – spiegano i protagonisti della “spedizione” -, quindi è stata fondamentale e grazie alla preziosissima collaborazione dell’Archeo Club di Ragusa e la Camera di Commercio ha ottenuto un grandissimo successo di visitatori. In questa eccellente occasione, abbiamo avuto modo, con la distribuzione di cataloghi, brochure, materiale informativo di vario genere e la proiezione di immagini fotografiche di Luigi Nifosì e Gianni Giacchi, di promuovere il nostro territorio turistico-archeologico del Museo di Camarina e delle zone limitrofe. Un positivo riscontro è stato ottenuto anche con la testimonianza positiva di tantissimi visitatori della Borsa, che hanno dichiarato di aver visitato sia il Museo di Camarina, vero scrigno che conserva al suo interno reperti della antica città, sia il territorio ragusano elogiandone le proprie bellezze culturali, storiche, paesaggistiche. Inoltre, per quanto riguarda il nostro territorio santacrocese, moltissimi hanno apprezzato le nostre spiagge, il nostro splendido mare e non poteva mancare la celeberrima location di Montalbano”.
Redazione