Intervista esclusiva al sindaco Iurato: “Sanità alla Varcadipane. Isola pedonale? Gioie e dolori…”
Il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, non si è sottratta alla nostra richiesta di approfondimento su alcune tematiche che, in queste ultime settimane, sono state oggetto di curiosità, discussione e talvolta polemiche. A seguire l’intervista integrale al primo cittadino di Santa Croce.
D: Iniziamo con l’argomento più recente: la nomina del nuovo assessore Giansalvo Allù, in sostituzione del dimissionario Rosario Pluchino.
R: La nomina di Allù è stata fatta ma non è ancora stata pubblicata perché deve essere firmata dagli altri assessori. C’è stato un po’ di rimaneggiamento delle deleghe. Ad Allù è stato assegnato il bilancio, poi i beni demaniali, i servizi idrici e ambientali e quello che, più o meno, era del precedente assessore e che pubblicheremo a breve. La delega alla sanità è stata data alla dottoressa Varcadipane. A proposito del bilancio, rispetto ai comuni della provincia possiamo sentirci abbastanza fortunati. E’ chiaro che è importante approntarlo e vedere se c’è la possibilità di attenzionarlo in modo da consentire di fare quello che è necessario.
D: A proposito di ciò, risulta che è stato votato un conto consuntivo in cui risultano 800 mila euro non spesi…
R: 800 mila euro non sono stati spesi come investimenti, però non è che sono messi là da parte. Noi siamo andati avanti con anticipazioni di cassa dovuti a ritardi di enti, ecc.. Per quanto riguarda il bilancio farò una relazione in consiglio, alla luce di quest’anno, ed è un bilancio condiviso.
D: Un altro argomento che ha destato diverse polemiche riguarda la ex casa-famiglia Don Gnocchi. A quanto pare il comune sta approntando il trasferimento dell’ufficio tecnico in quei locali.
R: L’ufficio tecnico è in fase di trasferimento, pensiamo di poterlo trasferire prima possibile presso l’ex casa-famiglia Don Gnocchi. In merito alla polemica su questa casa, io mi sono trovata, appena insediata, nella necessità di fare i conti con gli immobili che erano in affitto e con l’esigenza di contenere i costi. Ho appreso che c’era questo immobile del comune in stato di abbandono. Era già stata espletata una gara a cui non aveva partecipato nessuno. La persona che si era aggiudicata la gara precedente, ossia l’ultimo utilizzatore della Don Gnocchi, non intendeva partecipare più perché la struttura era sottoutilizzata, mentre i costi sono fissi. Per un certo periodo ha avuto 5 persone. Il punto è questo: per il momento non la lasciamo abbandonata per depauperare il patrimonio comune. Se ci dovessero essere le condizioni per utilizzarla in altro modo è sempre pronta. A settembre, invece, dovrebbe partire un progetto per 10 disabili che faremo dove è stata allocata una parte del Museo etnografico, in quel grande spazio. Il luogo è all’interno del paese dove è possibile arrivare a piedi, senza attraversare la provinciale. Quello che è importante è non lasciare edifici in stato di abbandono. Già l’amministrazione precedente aveva fatto un bando di gara andata a vuoto. In questo periodo di crisi non mi pare che ci sia la possibilità di avviare, nell’immediato, progetti a cui serva tutto quello spazio. Quindi l’uso più idoneo in questo momento sarebbe questo, per evitare che l’immobile venga abbandonato e per consentire un certo risparmio. Poi, se ci saranno nuovi utilizzi si rivedrà. Non credo sia stato fatto un torto togliendo qualcosa per cui c’erano delle prospettive immediate.
D: Parliamo adesso del parcheggio a Punta Secca. E’ tutto riconfermato come l’anno scorso?
R: Anche quest’anno è riconfermata la zona di sosta temporanea, non la si può chiamare parcheggio perché i parcheggi hanno requisiti diversi. L’anno scorso ci siamo interessati per valutare la situazione di quel posto che si trova immediatamente sulla strada principale Punta Secca-Casuzze (già utilizzato negli anni passati). Abbiamo ricevuto una lettera in cui il proprietario ci chiedeva 2000 euro al mese a partire da giugno fino a settembre, per quattro mesi. A nostro carico c’era la pulizia del sito, il ripristino, ma la cosa che ci ha fatto cercare soluzioni alternative è stata quella che il titolare di prima non scriveva più a suo nome, come in passato, ma questa richiesta veniva fatta come proveniente da una società tunisina. Quindi per poter aderire dovevamo cercare qualcuno che potesse stilare un contratto bilingue, quindi ulteriori costi. Era una strada per noi assolutamente impercorribile. Così ci siamo guardati intorno e abbiamo cercato qualche sito che poteva essere usato ed abbiamo contattato, tramite lettera, il proprietario del sito, chiedendo di darcelo in comodato d’uso gratuito provvedendo noi alla pulizia. Il proprietario è stato disponibile lo scorso anno ed anche quest’anno. Quindi abbiamo speso i soldi solo per il ripristino, per pulire, ecc…
D: Altro tasto dolente: la zona a traffico limitato a Punta Secca. Ad oggi che bilancio ne trae?
R: Gioie e dolori… E’ troppo presto per dire se la scelta è stata positiva o negativa, i bilanci non si possono fare in corsa. Speriamo che sia frequentata. Tutta questa pubblicità dovremmo fare in modo di utilizzarla dando una prospettiva diversa a quello che è lo scopo turistico-commerciale. Sicuramente con questa crisi che sta attanagliando non soltanto noi, dobbiamo riuscire ad attrarre gente da fuori. La nostra scommessa è questa, dobbiamo essere noi a cambiare le cose sfruttando l’onda di questa pubblicità. Speriamo che serva. Questi borghi nascono in maniera spontanea e bisogna trovare un punto di convergenza. Ci sono le esigenze dei commercianti, quelle dei residenti, dei bambini, degli adulti. Vedremo di trovare un punto di convergenza. Spero nei nostri commercianti-artigiani che hanno dei prodotti eccellenti da offrire e che puntino su questo. I nostri gelati, le nostre granite, le nostre specialità in genere non hanno nulla da invidiare a nessuno. Sta agli imprenditori capire come catturare l’attenzione di chi viene da fuori. Dobbiamo essere attrattivi, pubblicizzare le nostre cose sfruttando questa onda mediatica che ci sta portando alla ribalta in tutto il mondo e dobbiamo essere all’altezza.
Antonella Galuppi
1 Comment
L’unica pecca di questa amministrazione e la mancanza di comunicazione con i cittadini dove un rapporto diretto e immediato favorirebbe e valorizzerebbe il lavoro degli ammjnistratori
Comments are closed.