Altra rissa fra extracomunitari sabato sera in paese: l’intervento dei Carabinieri evita il peggio
La questione ordine pubblico è sempre attuale. Sabato, verso le 23.30 nei pressi di un locale pubblico, scoppia una rissa, l’ennesima: protagonista un gruppetto di extra-comunitari. Qualcuno di essi aveva alzato il gomito: partono urla, schiamazzi e botte da orbi, uno di loro finisce in ospedale con una prima prognosi di dieci giorni per ferite ed ecchimosi in varie parti del corpo e poteva finire peggio se i militari della locale stazione dei carabinieri non fossero intervenuti con tempestività. La paura e l’insicurezza regna sovrana. I titolari dei vari locali, quando si rifiutano di vendere ancora birra, rischiano nella migliore delle ipotesi la distruzione del locale se non addirittura l’incolumità fisica. Tanti piccoli reati non vengono nemmeno denunciati perché la gente, sbagliando, ritiene che sia inutile. Allora che fare? I militari della locale stazione dei carabinieri risultano in numero insufficiente (solo quattordici uomini in organico), senza contare i normali turni di riposo e la copertura di ben tre turni di lavoro. Il territorio di loro competenza abbraccia la bellezza di 118 km quadrati, a fronte del territorio comunale di S.Croce che è soltanto di 40 km quadrati, quindi la giurisdizione di questi paladini della legalità si allarga a dismisura sui territori circostanti a cui devono badare. E’ del tutto evidente che i residenti (quando lo dichiarano) di quelle zone che ricadono sulla carta in altre città limitrofe, orbitano tutti sulla nostra cittadina che territorialmente è la più vicina. Adesso è arrivato il momento che, chi ne abbia le competenze, risolva questo problema. Ormai non passa giorno che non succeda qualcosa. Nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a nessuno, il problema esiste e bisogna che qualcuno se ne faccia carico, senza ipocrisie e senza falsi perbenismi.
Salvo Dimartino
8 Comments
ogni sabato e sempre la stessa storia!per non dire ogni giorno!si ubriacano come i porci e poi si ammazzano!le ragazzine ormai hanno paura ad uscire sole x colpa loro!non e giusto tutto questo si deve fare qualcosa prima che prendono il comando di tutta l situazione
Certo che si può fare qualcosa caro Giovanni,il rimpatrio immediato per esempio potrebbe essere una soluzione valida!!!
Fate i complimenti a tutti gli imprenditori agricoli e non che ne hanno fatto uso e abuso e consumo in tutti questi anni, adesso la polpa e’ finita, siamo arrivati praticamente all’osso, la campagna non tira, l’economia rurale idem, il turismo latita, il decoro pure,quello urbano lascia stare….quindi cari paesani…si deve tornare agli anni ottanta quando alle 21 di questa gentaglia in giro non ve ne era nemmeno l’ombra perchè i padroni erano i santacruciari e no i selvaggi.
Quindi chi ha figli e sopratutto figlie si faccia un’esame di coscenza e sostenga il dissenso verso i sistemi morbidi delle giunte rosse.
A NOI SEMPRE
Tutti parlano di integrazione. Integrazione vuol dire vivere civilmente in un paese che ospita, rispettando le regole. Per non essere definiti e razzisti abbiamo concesso troppo. SE AVESSIMO VOLUTO VERAMENTE INTEGRARE SI SAREBBE DOVUTO PERMETTERE A CHI LAVORA E PRODUCE DI VIVERE DIGNITOSAMENTE E RISPEDIRE AL MITTENTE CHI VIENE PER DELINQUERE. TOLLERARE CERTI COMPORTAMENTI DANNEGGIA LO STRANIERO CHE VIENE PER MIGLIORARE LA PROPRIA VITA E AUTORIZZA I DELIQUENTI A FARE QUELLO CHE VOGLIONO. SPESSO CREDO CHE MOLTI VENGANO IN ITALIA CONVINTI DI AVERE SOLO DIRITTI(SUSSIDI, DISOCCUPAZIONE), ESISTONO ANCHE I DOVERI.
Ci vogliono le maniere forti !!! Il paese è nostro e ce l’ho dobbiamo difendere, dobbiamo per forza aspettare la goccia che fa traboccare il vaso???
Non solamente gli ” imprenditori agricoli ne hanno fatto uso e abuso” come scrive qualcuno sopra, ma anche i proprietari di case fatiscenti e sporche si sono arricchiti. E ora che queste persone non hanno sempre i soldi per pagare perchè non lavorano i proprietari urlano e li trattano come i cani dicendosi ” stufi di loro ” dopo anni che ne approfittano allegramente ! Quindi la colpa è soprattutto dei santa crocesi che prima ne hanno approfittato e ora si lamentano! Per non parlare del fatto che non è giusto che da anni gli immigrati prendono la disoccupazione e poi si vanno a passare le vacanze estive al loro paese! Diamo lavoro ai nostri figli oggi che di lavoro ce n’è poco; insegniamo loro l’umiltà di accettare qualsiasi tipo di lavoro. Insomma passiamoci una mano sulla coscienza per gli errori fatti e guardiamo avanti, cercando di far rispettare le regole di civiltà che purtroppo molti di loro sconoscono.
Certi commenti sono scandalosi! Vergognatevi!
Invece di sentenziare i nostri pareri perchè non nè dai uno tu Riccardo?Chissà magari dall’alto del tuo perbenismo potremmo trovare una soluzione!!!
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