L’albero del mastice in piazza infiamma Facebook: i cittadini si sentono esclusi dalla scelta
Da quando la bella piazza Vittorio Emanuele di Santa Croce Camerina ha perso il proprio “tocco verde” a causa del famigerato punteruolo rosso che ne ha distrutto le splendide palme che l’adornavano, tra i cittadini si è messa in moto una sorta di diatriba in merito all’opportunità o meno di ripiantumare, e se sì quale specie. Già durante la precedente amministrazione erano fioccate parole grosse contro l’ex assessore Zisa che parlava di carrubo selvatico, ma quando tutto sembrava essere caduto nel vuoto ecco che riappare un bando di gara dell’attuale amministrazione sul quale si evince la scelta di una specie arborea dal nome scientifico improponibile, comunemente chiamata albero del mastice, bando la cui scadenza imminente è prevista per il 26 aprile, con tanto di spesa complessiva prevista (poco meno di 2000 euro) e da lì è ricominciato nuovamente un fermento cittadino irrefrenabile. Sulla bocca di tutti non si fa che parlare di questo. Su Facebook, uno dei più noti social network, si è addirittura aperto un gruppo spontaneo sul quale ognuno immette le proprie idee in modo libero, incondizionato. C’è chi propende per lasciare il tutto com’è, senza vegetazione ma con dell’arredo urbano più consono all’accoglimento di turisti. Chi contesta la specie in questione, che pare abbia delle infiorescenze velenose, chi valuta gli aspetti negativi e positivi delle fronde: fresco d’estate, indubbiamente, ma come la mettiamo con gli uccellini che nidificando lascerebbero dei ‘ricordi’ non proprio apprezzabili sulle panchine, per terra, se non addirittura sui poveri malcapitati che si trovassero al di sotto di essi? Però quello che emerge con maggiore insistenza dal dibattito intrapreso riguarda il fatto che i cittadini di Santa Croce si sono sentiti esclusi da questa scelta, per loro così importante, perché la piazza è un patrimonio di tutti e tutti avrebbero voluto poter dire la loro in merito, senza che l’amministrazione li ponesse di fronte al fatto compiuto. Fra pochissimi giorni si saprà chi aderirà al bando e cosa succederà. Forse prima sarebbe stato opportuno un consiglio comunale aperto, oppure un mini referendum cittadino, forse è giusto che un’amministrazione si assuma le sue responsabilità, come sta facendo, di decidere in modo autonomo. Aspettiamo di sapere cosa succederà nei giorni a venire…
Antonella Galuppi