Ulisse tenne unita la Grecia, i politici dividono l’Italia: ma sono eletti e non unti, lo ricordino
“Non cambierebbe di molto: nessuno di voi accetterebbe una sconfitta, e la guerra, le vendette sarebbero solo rimandate. Non si tratta semplicemente di una donna: è Elena di Sparta, e sarà lei a scegliere quello di voi che le piacerà seguire come marito. Tutti gli altri giureranno fedeltà a questo matrimonio come se Elena avesse sposato ciascuno di voi….” (da ‘Il mio nome è Nessuno’ di V. M. Manfredi). E’ il discorso che Ulisse pronuncia di fronte ai principi contendenti la mano di Elena e riesce così a convincerli a non combattere tra di loro, prestando invece un giuramento di fedeltà per preservare l’unità della Grecia. Forse oggi ci vorrebbe un ‘nuovo’ Ulisse per convincere certi politici a non combattere tra di loro, perché ‘la guerra e le vendette sono solo rimandate’ quando sul campo restano vincitori e vinti. Dal 24 febbraio a oggi quante parole buttate di qua e di là, schermi televisivi affollati di politici della cosiddetta ‘vecchia guardia’ e da ‘rottamatori’, pagine di blog con stilettate rivolte a destra e sinistra, tutto mentre paurosamente il numero dei disoccupati cresce, le industrie e gli artigiani chiudono, i licenziamenti galoppano. Venti di guerra politica, politici non-politici che giocano a nascondino, streaming che inchioda alle proprie responsabilità, fuga dalla realtà, questo il contorno che apre la presente legislatura. A mia memoria, forse perché sono nato quasi alla fine della seconda guerra mondiale, mai un parlamento si è presentato così. Eppure li abbiamo eletti per tirarci fuori, anche gradualmente, da questo momento ‘terribile’ di rivoluzione sociale oltre che finanziaria, ma loro forse non ci riflettono: sono gli ‘Eletti’, non gli ‘Unti’, e a quest’aggettivo dovrebbero portare rispetto. A livello nazionale, regionale e comunale tra i partiti o movimenti e all’interno degli stessi partiti, sembra che le Erinni si siano scatenate per creare più confusione possibile, eppure basterebbe un po’ di raziocinio, un briciolo di temperanza, l’attaccamento ai valori del vivere assieme, per trovare la soluzione più idonea a risolvere i problemi della società in cui si vive e opera. Il ‘Nessuno’ potrà mai trasformarsi nel ‘Qualcuno’? L’auspicio è che succeda al più presto.
Ermocrate