Sei cose che mi piacerebbe sapere…
Mi piacerebbe sapere se e, soprattutto, quando, cesserà il “caso Mediale”, “croce e delizia” non solo degli utenti locali ma anche dei loro amministratori. Dopo aver appreso che nei prossimi mesi potremo “bere” l’acqua minerale “Medialerelle” (per la verità, in una dose giornaliera di meno di un litro per utente, stante la puntuale e puntigliosa rettifica della società al nostro precedente editoriale!) “quasi” a costo zero, adesso apprendiamo che è stata sospesa la fatturazione della rata “anticipo consumi deposito cauzionale”, alquanto “pesante” per le tasche degli utenti. In sostanza abbiamo scoperto che l’unica impresa che non ha come obiettivo primario il profitto, ma “il benessere della collettività” è quella che gestisce il nostro servizio idrico comunale! Mi piacerebbe sapere se, quando e, soprattutto, come funzionerà il c.d. “marchio di qualità” fortemente voluto dall’esperto del sindaco Iurato e dal suo assessore all’agricoltura, nonché dal “gruppo Agricoltori”, rappresentato da alcuni consiglieri di maggioranza. Sarà certamente a forma di passe-partout (dal vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli: 1 “chiave che serve ad aprire parecchie serrature”; Fig., sistema per ottenere facilmente tutto quanto si desidera o per risolvere qualsiasi difficoltà), dato che dovrà consentire a tutti, e sottolineo tutti, gli imprenditori agricoli camarinensi di vendere al miglior prezzo e nella maggior quantità possibile i propri prodotti! Comunque, mi permetto di ricordare all’esperto ed al suo seguito, che le cause dell’annosa crisi agricola sono, tra l’altro: i costi eccessivi dei mezzi di produzione (carburante, plastica, disserbanti, energia, ecc…), la concorrenza selvaggia e comunque, iniqua, dei prodotti stranieri, l’assenza di garanzia di ricavi proporzionati alle spese, l’assenza di aiuti alle aziende in crisi e di incentivi a quelle che intendono aumentare la produzione nel territorio, ecc… Pretendere di risolvere tutto ciò con un “marchio”, peraltro costoso per l’intera collettività, è come pretendere di risolvere la crisi dell’impresa automobilistica italiana mettendosi a produrre solo Ferrari! In altre parole, il problema non è quale prodotto vendere e come venderlo, ma, al fine di consentire il massimo dei ricavi al minimo dei costi, senza sacrificare la qualità e la forza-lavoro, è a chi venderlo e a quale prezzo. Ma chi scrive non è un esperto! Mi piacerebbe sapere perché un cittadino che da tempo non è più il sindaco del mio Comune e che, comunque, non abitava nel mio Comune nemmeno quando lo era, abbia fatto da “gancio” tra i consiglieri comunali d’opposizione ed il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa! Forse era presente a quell’incontro come “benefattore” che intende fare una donazione agli Enti territoriali in difficoltà economiche evidenti, o forse si trovava lì per caso e ha voluto farsi una rimpatriata con un gruppo di ex amministrandi. A proposito, mi piacerebbe sapere quanto costa alla collettività un Commissario Straordinario della Provincia, il cui compito principale è quello di comunicare a tutti che mancano i soldi per ogni iniziativa e per ogni problematica del territorio, compresa quella relativa al trasporto scolastico degli studenti disabili! E poi, mi piacerebbe sapere chi diventerà capo del prossimo governo nazionale se non altro per capire se l’alleanza UDC – PD è una “bufala” che Casini ha rifilato ai siciliani e che qualcuno, molto lungimirante (?!), vuole riprodurre (magari con l’aggiunta di un nuovo soggetto politico “bicefalo”) anche per le prossime elezioni comunali ragusane, o se invece, è l’atroce destino che attende gli italiani, soprattutto se non sono cattocomunisti! E, infine, mi piacerebbe sapere chi sarà il prossimo Pontefice dopo la storica “rinuncia” al “trono di Pietro” di Benedetto XVI. Infatti il conclave dovrà scegliere tra Capo, anche spirituale, che rappresenti una Chiesa che vuole finalmente “essere” testimone di fede per mezzo delle debolezze umane e, quindi, collegata ai nuovi bisogni dei cattolici italiani ed un Capo che continui a guidare una Chiesa che pretende di “avere” testimonianze di fede, a prescindere dalle debolezze umane e che, quindi, resterebbe ancora una volta distaccata ed esiliata tra dogmi e dottrina, proprio come il Pontefice che la “lascia”! Mi piacerebbe poter dare certezze ed ottimismo ai miei giovani figli e a tutti i loro coetanei, che sono migliori di noi ma più fragili, perché così abbiamo voluto, se non altro per avere la certezza che anche per loro la democrazia e la partecipazione sono valori da custodire e tramandare! Ma, purtroppo, per adesso so solo i nomi dei vincitori del Festival di Sanremo!
Cassandra
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Cara Cassandra, fra le sei cose che ti e ci piacerebbe sapere, permettimi di aggiungerne un’altra: ” mi piacerebbe sapere se… i figli dei politici, dei dirigenti, dei rettori universitari, dei dipendenti ministeriali, & C non sono disoccupati perché nascono tutti troppo intelligenti, troppo colti, troppo brillanti, troppo laureati, rispetto ai figli di gente comune che con una laurea e spesso qualche master lavorano (se sono fortunati!!!) come commessi in qualche negozio per 600 euro al mese…”. Chissà, forse è un fattore genetico!!
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