L’elezione di Bellassai passa per la vittoria del centro-sx al Senato: “Noi facciamo politica per la gente”
In esclusiva per Santa Croce Web riportiamo le interviste all’On. Pippo di Giacomo, presidente della commissione Sanità all’ARS, e ai candidati Pd alle prossime elezioni nazionali, Gianni Battaglia e Gigi Bellassai.
On. Pippo Di Giacomo
D: Qual è il senso, il significato della sua presenza qui a Santa Croce?
R: Il senso, il significato è quello di un taglio che il Pd dà alla campagna elettorale che è un confronto con la gente, con le persone, con gli amici, con i sostenitori, con chi si appassiona ai fatti di politica, per presentare le candidature. Un’immagine reale di quello che noi siamo, dell’impegno che prendiamo per il territorio.
D. Un modo per dimostrare che non siete solo personaggi lontani, che siamo soliti vedere in tv e che la gente può contare su di voi?
R: Proprio questo è il senso che noi intendiamo per politica, la comunione con la persona, il dialogo, l’impegno e metterci la faccia. Cercare, nel caso in cui si riesca ad ottenere le elezioni dei nostri candidati, di chiedere se le cose per le quali si erano impegnati sono diventate veramente l’oggetto del loro impegno politico.
D: Mi permetta una digressione. Ho letto che il Commissario straordinario Scarso ha dichiarato che la Provincia di Ragusa sarà presente alla Bit di Milano anche per promuovere l’apertura del Magliocco. Quindi possiamo sperare che prima dell’estate o comunque entro l’estate ci sia questa apertura o ci sono ancora degli intoppi?
R: L’apertura dell’aeroporto di Comiso è autonoma e indipendente dalla questione della classificazione dell’aeroporto. Quello che invece mi pare che si stia sfilacciando sia l’impegno reale della società di gestione che, a mio parere, non dipende dal presidente Dibennardo che ha interesse a farlo partire. Complessivamente la società è in ritardo rispetto ad un assetto di management e programma di investimenti reali che non rendono concreta la possibilità di aprire per la prossima estate. Così continuando non aprono proprio un bel nulla. Continuando così, mi assumo la responsabilità di quello che dico, le prospettive sono molto scarse.
Gianni Battaglia
D: La vicinanza concreta ai cittadini per far comprendere quello che state realizzando con il vostro programma quanto è importante?
R: Noi stiamo tentando di recuperare un rapporto con gli elettori che, in generale, tutti i partiti hanno smarrito. La distanza tra eletti ed elettori è stata messa a dura prova in questi anni, il meccanismo elettorale ha contribuito in maniera significativa a fare questo, la mala politica ha ulteriormente allargato questo divario e credo che la prima cosa che debbano fare i partiti ed i candidati è quello di recuperare un rapporto, anche se è fatto di critiche anche aspre. Ognuno di noi deve poter dire quello che pensa di fare, gli impegni che assume, sapendo che spesso in campagna elettorale è difficile far credere agli impegni che si assumono. Proprio questo rapporto dovrebbe consentire di impegnarci subito dopo, ritornare dagli elettori e dare conto degli impegni assunti. Spesso invece si fa solo la prima parte. Spesso si parla di fronte a tante persone e non si sa mai quello che si è compreso, qual è lo stato d’animo, se siamo stati credibili o meno. Incontrare a piccoli gruppi è molto più faticoso ma più efficace.
D: Fino ad oggi, in base a dove siete stati, che ambiente avete trovato? La gente come si pone nei vostri confronti visto che c’è una cattiva volontà persino di andare a votare e c’è una grande sfiducia nella politica?
R: Abbiamo registrato esattamente quello che dice. Una sorta di atteggiamento repulsivo, perfino di preconcetto. Sono anni che c’è una crisi reale, la gente non sta bene, deve fare i conti con i propri problemi e si sente sola, non aiutata e pensa che la politica serva a chi la fa, non a loro. Quindi hanno un atteggiamento diffidente. E’ un atteggiamento che ha una sua oggettività. Però evitiamo di confondere la causa con l’effetto, perché la causa è la cattiva politica, la causa è una classe dirigente che da anni ha fatto perdere la fiducia non smentendo quelli che sono i reali problemi, subendo una crisi economica con effetti che per lungo tempo sono stati persino smentiti. Adesso ci troviamo di fronte ad un elettorato che non ritiene che ci sia una classe dirigente adeguata. Se poi aggiungiamo gli scandali che ogni giorno ascoltiamo e che danno l’idea di una classe politica che pensa più a se che non a sentire il proprio Paese è ancora più difficile. Questo non ci deve spingere a nasconderci, ma ad affrontare i giudizi, a volte anche pesanti, a fare autocritica, ad ammettere gli errori che anche da parte nostra ci sono stati, a non farci carico di tutte le cose che non ci riguardano, ma una parte ci riguardano, e assumere impegni veri che si possono mantenere.
Gigi Bellassai
D: Vuol essere un segnale forte la vostra presenza qui a Santa Croce, il voler incontrare i cittadini?
R: Santa Croce è fondamentale per il modello di sviluppo che noi pensiamo debba avere la Provincia di Ragusa. Un modello di sviluppo legato soprattutto al turismo ed all’agricoltura. Sono due elementi nodali che Santa Croce valorizza al meglio. Il turismo perché è il nostro sbocco al mare che, con l’apertura dell’aeroporto di Comiso, dovrà essere pronto a recepire tutto ciò che avverrà nella modificazione morfologica del territorio e l’agricoltura, che vive una crisi senza precedenti, che naturalmente ha bisogno di politiche nazionali che mettano al centro dell’agenda nazionale e del rapporto con l’Europa il suo sostegno, per un’agricoltura innovata e di qualità. Io sono candidato al Senato e proprio al Senato si gioca la partita più importante per il governo del Paese. Vogliamo chiedere agli indecisi di dare un voto utile, che sarebbe doppiamente utile, innanzitutto per la governabilità del Paese poi per eleggere la mia persona. Se dovesse essere confermata l’ipotesi di vittoria al Senato, essendo ottavo, sarei eletto e la Provincia di Ragusa avrebbe due parlamentari Pd con un gran radicamento territoriale e, in particolare io che sono originario dell’ipparino avrei tutto l’interesse per valorizzare quei due elementi di cui parlavo: turismo e agricoltura. Entrambi collegati alle sorti del governo nazionale. Quando ci si mette la faccia ci si mette anche il cuore.
Antonella Galuppi