Sicurezza e manutenzione ordinaria, Mandarà: “L’amministrazione? Non vedo progettualità”
Che a Santa Croce Camerina la sicurezza dei cittadini stesse per vacillare ce ne eravamo accorti da qualche anno, ma che gli episodi criminosi diventassero più frequenti, toccando a volte livelli più elevati: a questo non saremmo voluti mai giungere. La rapina ad una gioielleria, lo scorso anno, e quella recentissima all’ufficio postale, tanto per citare quelle più altisonanti, sono dei veri e propri campanelli d’allarme. Senza contare i furti perpetrati nelle residenze estive, nelle aziende agricole e nelle abitazioni cittadine, che mettono in risalto un crescente numero di episodi legati alla microcriminalità e che dovrebbero essere contenuti il più possibile. A tal proposito, il segretario del Movimento ‘Tutti per Santa Croce’, Piero Mandarà, ha espresso il proprio parere: “La sicurezza a Santa Croce va affrontata nelle sedi istituzionali con estremo rigore. Occorre un’azione forte in Prefettura per chiedere un controllo capillare del territorio. Fino ad ora abbiamo visto poco o nulla”. Con queste parole Mandarà vuole scuotere l’amministrazione comunale affinché provveda a questo bisogno di protezione dei cittadini, che vuol essere anche una critica al suo operato globale. “Nessun progetto è stato realizzato – ha continuato Piero Mandarà – neppure la più elementare manutenzione ordinaria, come il rifacimento delle arterie stradali cittadine, con troppe buche e avallamenti che necessitano di un’opera di rifacimento. Parte degli introiti dell’IMU potrebbero essere reinvestiti nel territorio. Occorrono interventi migliorativi per far conoscere le bellezze del nostro meraviglioso territorio. Non basta lamentarsi e criticare quello che gli altri non hanno fatto. L’amministrazione deve promuovere un’operazione di marketing ad ampio respiro”. In merito a ciò, il segretario del Movimento ‘Tutti per Santa Croce’ tende a precisare che anche da un punto di vista organizzativo e culturale, l’amministrazione non ha realizzato nulla di veramente ‘suo’. “Tutto quello che è stato organizzato – ha aggiunto Mandarà – nasce dalla spontanea attività di associazioni culturali e ricreative che hanno sperimentato nuove modalità di intrattenimento per richiamare quante più persone possibili. Però un Comune non può basarsi solo sul loro supporto, pur se importantissimo, ma dovrebbe, casomai, fare il contrario: farsi coadiuvare dalle associazioni e agire in prima persona”. Una serie di suggerimenti, non proprio velati, per ovviare ai piccoli grandi problemi di un paese in continua evoluzione socio-culturale come Santa Croce.
Redazione