La politica si sveglia e ferma (almeno per ora) il MUOS: la salute va sempre salvaguardata
In questi giorni si parla e si scrive tanto sull’argomento MUOS. La politica ha, finalmente, preso in mano la situazione, prima che la paura dell’incerto coinvolgesse strati sempre più diffusi della pubblica opinione e ora si attende che la massima organizzazione della salute a livello mondiale dica a chiare lettere se esiste o no il pericolo sulla salute umana. Che cosa è questo MUOS? E’ opportuno fornire, a nostro parere, le giuste informazioni. Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema ad altissima frequenza (UHF, 300 MHz a 3 GHz di frequenza) del sistema SATCOM, in primo luogo al servizio del DoD (Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti). Destinato principalmente a utenti mobili (ad esempio, piattaforme aeree e marittime, veicoli di terra e soldati appiedati), il MUOS trasmetterà la voce degli utenti, i dati e le comunicazioni video. Il MUOS opera come fornitore globale di servizi cellulari per sostenere ogni militare con le moderne funzionalità della tecnologia cellulare, come ad esempio la condivisione di file multimediali. Operando nella banda di frequenza UHF, una banda di frequenza inferiore a quella utilizzata dalle tradizionali reti cellulari terrestri, il MUOS permette ai militari di comunicare in ambienti svantaggiati, come le regioni boscose in cui i segnali di frequenza più elevati sarebbero eccessivamente attenuati dalla volta della foresta. La costellazione MUOS sarà composta di quattro satelliti operativi e uno di riserva in orbita. Il MUOS comprenderà quattro impianti di stazione a terra. Le quattro stazioni di terra, ognuna delle quali serve uno dei quattro satelliti attivi si troveranno presso: l’Australian Defence Satellite Communications Station a Kojarena a circa 30 km a est di Geraldton, Australia dell’ovest; Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) a Niscemi a circa 60 km dalla Naval Air Station di Sigonella, in Sicilia; Sud-Est della Virginia; il “Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific” nelle isole Hawaii. L’1 giugno 2011 è firmato a Roma tra il Ministro della Difesa La Russa e il Governatore Lombardo un ’protocollo d’intesa’, con cui si definiscono “termini, modalità e impegni volti a garantire che l’installazione delle antenne del MUOS avvenga nel rispetto irrinunciabile della salvaguardia della salute della popolazione, della sicurezza dell’area, della tutela dell’ambiente, della conservazione della biocenosi e della fruizione e della valorizzazione della Riserva Naturale di Niscemi”. Il rispetto della salvaguardia della salute umana è stato veramente garantito? Proprio su questo particolare aspetto occorre avere certezze e, fino a che ciò non avverrà, nessuna installazione dovrà essere autorizzata. Questo è ciò che i siciliani vogliamo. Un discorso a parte riguarda i motivi che stanno alla base del sistema MUOS a livello mondiale, ma di ciò scriveremo in seguito.
Ermocrate