Barone al Pd: “Soloni in quiescenza. Da noi potete solo imparare”
Il Pd provoca, e Giovanni Barone risponde. Al sindaco di Santa Croce Camerina non sono andati giù gli attacchi del Partito Democratico, che ha definito il palazzo del Cigno come il palazzo dello Struzzo, evidenziando le difficoltà attuali del primo cittadino a tenere insieme la maggioranza. Così Barone ha dedicato un post, e alcuni appunti, “a chi ha evidentemente dimenticato che al sindaco del loro stesso partito, nella scorsa consiliatura, fu negata una maggioranza stabile e, che dimentica, tanto per fare uno storico esempio facile facile, che quel sindaco per quattro o cinque volte ripresentò la stessa delibera di adesione alla CUC, sempre non approvata, fino a quando poi ci rinunciò con gli annessi e connessi di tale brillante condotta. Le turbolenze consiliari – si difende Barone – sono il sale della dialettica politica degli Enti locali, evidentemente però fino a quando non si trasformano in altro di meno nobile”.
“Per quanto attiene alla produzione amministrativa del nostro Comune – ha proseguito il primo cittadino – a chi fece sparire il Servizio Civile da Santa Croce, a chi non comprò un solo banco scolastico, a chi chiuse la bambinopoli, a chi distrusse un fabbricato protetto dal Codice dei Beni Culturali, consiglio di stare sereni e, intanto studiare la copiosa attività amministrativa del nostro Comune, da qualche anno ad oggi e vedere le opere e fatti che sono sotto gli occhi di tutti: asfaltatura di strade, canale di gronda, messa in funzione dell’acquedotto nuovo, pubblica illuminazione, centro di raccolta rifiuti, servizi ambientali di 7 anni (senza proroghe) indagini di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, bandi pubblici e tanto tanto altro”.
Poi il sindaco passa in rassegna le ultime misure, ossia “l’affidamento per la progettazione esecutiva per accedere ai finanziamenti di: ristrutturazione del “10 aule”; resilienza costiera; adeguamento e potenziamento del depuratore comunale. Questo tanto per dire le ultime sulla cospicua programmazione in atto, o cari soloni in quiescenza, e… lasciate perdere le quarantene, l’epidemiologia non fa per voi. Per quanto riguarda le chiacchiere da bar su maggioranze e minoranze, credo che non interessino più di tanto la gente, che è interessata invece al lavoro fatto e, da fare per il Paese”.