“Non c’è nulla da salvare”: l’attacco dell’opposizione a sindaco & Co.
I consiglieri comunali di opposizione (erano in quattro, assente la Zago), nel corso di una conferenza stampa che si è svolta venerdì a Palazzo di Città, hanno manifestato forte dissenso nei confronti delle scelte della maggioranza. E durante i vari interventi hanno tracciato un bilancio dalla partecipazione alle attività politico-amministrative, non più condivisibili, dell’amministrazione comunale. “Appare chiaro che la provocazione del “Dimettiamoci Tutti”, ha stimolato un comportamento di stizza e reazione, avvenuto subito dopo l’esposizione del cartellone in piazza. Il risultato è che questi atteggiamenti ci allontanano sempre di più dal sostegno offerto in un Consiglio comunale oramai orfano di una maggioranza. Se in tempi brevi non si ritorna nell’alveo del rispetto delle prerogative dell’organo consiliare, saremo costretti ad adire presso le sedi competenti riconosciute dall’ordinamento giuridico”. I riferimenti sono tanti, con la precisazione che “sulle persone che amministrano, nulla da dire, mentre su alcuni amministratori sia consiglieri o assessori, non conosciamo neppure il timbro di voce”.
Duro l’attacco dei consiglieri, Lucio Schembari, già sindaco della città, Luca Agnello, con anni di esperienza politica alle spalle, e Caterina Gambino che, seppur neofita, ha messo in evidenza le difficoltà del sindaco e della sua compagine nell’affrontare i problemi di questa città. Erano presenti anche la consigliera Giusy Zisa e l’ex assessore Filippo Frasca, ieri punta di diamante, oggi all’opposizione sotto le effigie di “Territorio”, che ha fortemente evidenziato, con senso critico, le carenze della politiche relativo alle Sviluppo economico, “con appena 5000 euro nel capitolo agricoltura, e il nulla di fatto per la sicurezza dei cittadini, difronte al continuo proliferare dello spaccio, nelle pubbliche piazze, e di fenomeni di clandestinità all’interno di case fatiscenti che andrebbero demolite”.
Il capogruppo Agnello, un fiume in piena, ha parlato di opere pubbliche: “Sulla caserma dei carabinieri sono stati commessi errori, i locali della polizia municipale ha un affitto esoso, il museo civico ha fatto registrare 60 presenze in sei mesi”. E ha sottolineato la necessità di intervenire sulla pubblica illuminazione e sulla ripavimentazione della strade. Sulla scuola, la musica non cambia: “L’edilizia scolastica è fatiscente, mentre le dichiarazioni del sindaco di fronte agli studenti sono state fuori luogo. Per non parlare di quel 72% di raccolta differenziata, senza bonifica delle discariche, con il territorio comunale invaso dai rifiuti. Inoltre, tracciando il bilancio di fine estate, tutti ci siamo accorti delle spiagge sporche, di residenti e commercianti inviperiti per la gestione dei servizi alla bisogna, vedi bagnini, strisce blu, pista pedonale, viabilità. Anche l’illuminazione all’ingresso delle borgate, con relativa segnaletica fatiscente, ha fatto registrare delle criticità”.
I consiglieri hanno battuto anche sul tema della tassa di soggiorno: “Aspettiamo che il sindaco ci rendiconti tutto. Emerge la bocciatura di questa amministrazione, e se il sindaco è convinto di aver lavorato bene – concludono i consiglieri – rimetta il suo mandato, perché la sua permanenza a queste condizioni crea danno alla nostra comunità. Noi continueremo a denunciare coi fatti chi continua a voler mantenere la poltrona e inizieremo ad avviare assemblee partecipate e aperte al fine di salvare il salvabile”.
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