I bagnini della Sea’s Life rimangono a casa: “Pochi soldi e tempi ristretti”
Tanto rumore per nulla: il servizio bagnini (al momento) non parte. Non sono bastate le rassicurazioni del sindaco, né le richieste economiche dell’associazione Sea’s Life, che aveva promesso l’attivazione della vigilanza e del salvataggio sulle spiagge dopo aver ricevuto il bonifico dello scorso anno (il conto è stato regolato pochi giorni fa). Alla fine, con una nota protocollata ieri, il presidente dell’associazione, Giuseppe Stamilla, ha annunciato che Sea’s Life “a malincuore, è costretta a rinunciare all’incarico per la corrente stagione balneare”. L’Amministrazione, che aveva assegnato il servizio in forma diretta, deve rivedere i suoi piani.
Stamilla ha comunicato alcune delle motivazioni per cui il suo gruppo non ha ritenuto opportuno impegnarsi: “La somma preventivata (16mila euro, ndr) non risulta adeguata al servizio da voi richiesto – si legge nella nota fatta pervenire agli uffici – e accogliere la vostra richiesta non garantirebbe un’adeguata qualità delle dotazioni di sicurezza necessarie (…)”. Si specifica poi che “i tempi ristretti, causati dal ritardo avuto dall’Amministrazione nella pianificazione della stagione balneare, potrebbero non favorire il reperimento delle dotazioni necessarie”. Sea’s Life, inoltre, ritiene che tale ritardo abbia provocato “una perdita di personale” e che “parte del personale non intende anticipare le spese necessarie per il compimento del servizio senza a ere la certezza dei tempi di rimborso”.
La delibera di affidamento diretto da parte della giunta è datata 12 giugno 2018, come evidenziato anche dalla nota della Sea’s Life. La collaborazione si è incagliata sul tema dei soldi: senza i quali non si canta messa, ed evidentemente, non ci si prende neanche cura dei bagnanti sprovveduti. Sembra però che l’Amministrazione, in queste ore, sia alla ricerca di un nuovo affidatario per garantire, come da delibera, i 45 giorni del salvataggio.