Spaccano le vetrine usando le auto come “arieti”: 5 arresti nel Ragusano
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariati di Comiso e Vittoria – ha eseguito 5 misure cautelari per furti in abitazione, furti aggravati e rapina, a carico dei pluripregiudicati:
- Antoci Rosario nato a Ragusa nel 1985;
- Fidone Salvatore nato a Vittoria nel 1990;
- Giliberto Giovanni nato a Vittoria nel 1998;
- Giordanella Salvatore nato a Vittoria nel 1997;
- Meli Gabriele nato a Vittoria nel 1998
L’ordine di cattura è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura delle Repubblica che ha diretto le complesse indagini degli Uffici della Polizia di Stato.
GENESI DELL’INDAGINE
Sin dai primi giorni del 2018, gli Uffici della Polizia di Stato iniziavano a registrare numerosi fatti reato commessi, con il c.d. metodo della “spaccata”, in territorio di Vittoria e Comiso. Gli autori dei reati avevano messo in atto un sistema rapido e particolarmente invasivo per commettere furti ai danni di esercizi commerciali ed in alcune occasioni abitazioni private.
Le immagini dei sistemi video sorveglianza permettevano di appurare che gli odierni arrestati, dapprima rubavano un’autovettura di vecchia fattura così da assicurarsi un veicolo robusto rispetto a quelli nuovi e poi, individuati preliminarmente gli obiettivi, utilizzavano le auto come “ariete” (da qui il nome dell’operazione). Non curanti dei danni che arrecavano agli esercizi commerciali, gli autori del reato, distruggevano gli infissi e/o le saracinesche; entrati all’interno facevano razzia di tutto ciò che aveva valore e facilmente asportabile. Spesso si accontentavano delle monete contenute nelle casse. Facevano danni per migliaia di euro per portare via 300 euro di monetine.
LE INDAGINI
Inizialmente la banda di vittoriesi operava nel territorio ipparino, poi ha iniziato a spostarsi su Comiso ed altri comuni a seguito degli arresti e dei controlli disposti dal Questore di Ragusa. Gioiellerie, minimarket, profumerie, parrucchieri, panifici, farmacie, bar, distributori di carburanti e pasticcerie rientravano tra gli obiettivi dei criminali.
Tutti gli Uffici investigativi della Polizia di Stato hanno sin da subito concentrato le attività d’indagine sul gruppo che stava creando un particolare allarme sociale creando danni enormi alle attività commerciali. Nel contempo il Questore di Ragusa Dott. Salvatore La Rosa dava disposizioni per intensificare il dispositivo di controllo del territorio così da prevenire i reati tanto da addivenire a tre arresti a seguito di altrettanti furti con spaccata.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private è stato possibile trovare i primi indizi di reità, pertanto gli investigatori hanno richiesto ed ottenuto di poter intercettare le conversazioni telefoniche degli odierni arrestati. La banda era ben organizzata nonostante la giovanissima età di quasi tutti gli appartenenti. Ognuno di loro aveva un ruolo, chi rubava le auto, chi effettuava i sopralluoghi e chi coordinava le fasi di attuazione dei furti con spaccata.
Nonostante la loro organizzazione, gli investigatori della Polizia di Stato hanno messo in piedi un team dedicato solo alle attività criminali della banda. La Squadra Mobile, insieme agli investigatori dei Commissariati di Comiso e Vittoria ha condotto una serrata indagine per raccogliere quanti più elementi indiziari utili alla Procura della Repubblica per richiedere una misura cautelare. Durante le indagini sono stati sventati decine di colpi già programmati dalla banda, mentre per quelli consumati sono stati raccolti elementi indiziari inequivocabili.
Gli investigatori hanno difatti ricostruito ben 20 fatti reato, tra furti in abitazione, furti aggravati ed una rapina. La banda era sempre in cerca di soldi per soddisfare le proprie esigenze personali, quando non poteva realizzare le spaccate, consumava altri reati e tra questi pure una rapina ad un minimarket dove non hanno esitato Meli, Fidone e Giordanella a puntare un grosso coltello alla gola del titolare per farsi consegnare 100 euro. Proprio durante le attività d’indagine, come anticipato sopra, Antoci, Fidone e Giliberto venivano tratti in arresto in flagranza di reato, per fatti comunque ricostruiti dagli investigatori.
Antoci era stato sorpreso in data 8 febbraio mentre asportava merce da un camion in sosta e per questo motivo era stato arrestato dalla Squadra Mobile e sottoposto agli arresti domiciliari; Giliberto era stato arrestato il 22 aprile dopo un pericoloso e rocambolesco inseguimento dagli uomini del Commissariato di Vittoria e Fidone era stato arrestato il 30 marzo dalla Polizia di Stato per aver violato al misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale disposta dal Tribunale di Ragusa su richiesta del Questore di Ragusa.
La Polizia di Stato è riuscita a raccogliere diverse fonti di prova che incrociate tra loro hanno permesso di catturare gli odierni indagati. Fondamentale lo studio approfondito delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di ricostruire la dinamica delle spaccate e riconoscere gli autori attraverso dei segni distintivi per ognuno di loro.
Dalle intercettazioni telefoniche è stato poi possibile acquisire ulteriori importantissime fonti di prova dalle quali emergeva anche la pericolosità degli stessi. Non esitavano davanti a nulla ed erano pronti ad usare violenza contro le vittime, come nel caso di una rapina consumata. In quella occasione Meli, Fidone e Giordanella, quest’ultimo vantandosi con la fidanzata, raccontavano della rapina ai danni di un esercente al quale avevano “spaccato la faccia” e che volevano colpire nuovamente.
Le indagini sono terminate a metà aprile quando la Polizia di Stato ha depositato una corposa informativa di reato alla Procura della Repubblica di Ragusa diretta dal Dott. Fabio D’Anna. Il titolare delle indagini, Sostituto Procuratore Dott. Santo Fornasier, ha tempestivamente valutato quanto raccolto dagli investigatori, chiedendo ed ottenendo la misura cautelare della custodia di carcere.
LE CATTURE
Giovedì pomeriggio, alle ore 16.00, il Dott. Fornasier, titolare delle indagini, consegnava gli ordini di cattura alla Polizia di Stato. Alle ore 19.00, trenta uomini della Squadra Mobile e dei Commissariati di Comiso e Vittoria avevano già eseguito le catture. Era necessario intervenire con urgenza perché la banda non si fermava mai, nessuna sosta, ogni notte era buona per perpetrare furti e creare ingenti danni alle vittime. Dopo le catture gli indagati sono stati condotti negli Uffici della Squadra Mobile per la notifica della misura cautelare a loro carico. La Polizia Scientifica ha curato l’identificazione di tutti gli indagati prima che venissero condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.