Agnello: “Dall’Amministrazione orgasmi solitari. Male l’assessore-scolaretto”
“L’impressione è che si navighi a vista. Questa Amministrazione, anziché sposare la città con un grande atto d’amore, si accontenta di piccoli organismi solitari. La questione non è concedere altro tempo, ma aggiustare il tiro”. Il consigliere Luca Agnello, all’indomani del Consiglio comunale in cui è stato approvato il Bilancio di previsione, è in vena di metafore. Ed è attraverso le metafore che esprime il suo pensiero sui primi mesi di Amministrazione Barone: “Negli ultimi cinque anni, con la sindaca Iurato, c’era totale immobilismo e si avvertiva un certo distacco nei confronti dei cittadini. Avevano una pistola in mano, ma anche il terrore di usarla. Adesso sembrano che in mano abbiano un mitra e sparino all’impazzata. A volte ci prendi, ma rischi di fare anche dei danni”.
Come spiega quest’ultimo paragone?
“Sul palco e sui social network, senza contraddittorio, gli amministratori danno la sensazione di essere vicini alla gente e saper rispondere alle domande. Quando arrivano in aula, invece, le cose cambiano”.
Ci fa un esempio?
“L’assessore al Bilancio (Adolfo Robusti, ndr). Sa leggere, ma mi ha dato l’impressione di uno scolaretto che arriva a scuola, impara la lezione e la ripete a memoria. E’ bravo, s’impegna, ma è inesperto. E che dire del sindaco? Ieri abbiamo fatto delle domande e non è voluto entrare nel merito delle questioni. Fra l’altro abbiamo presentato degli emendamenti per sopperire ad alcune promesse fatte in campagna elettorale, che lui stesso aveva disatteso”.
Parla di Tosap (la tassa sui rifiuti) e dei contributi alle società sportive?
“Esattamente. Con un primo emendamento avevamo chiesto di destinare la somma di 5mila euro alle società sportive che si occupano di settore giovanile. Era un punto cruciale del programma elettorale del sindaco. In un secondo emendamento, invece, chiedevamo di prelevare alcune somme dal capitolo degli incarichi professionali esterni e indirizzarli alla scuola, elemento di cui l’Amministrazione si occupa spesso. Entrambi bocciati”.
Le altre imposte, però, sono rimaste invariate. E la Tari ha subito un aumento per l’incremento delle spese di discarica e per l’entrata in vigore del nuovo servizio di nettezza urbana.
“Trovo inopportuno questo aumento. Anche perché la vera sfida, disattesa fino allo scorso anno, è aumentare il livello della differenziata durante i mesi estivi, quando solitamente crolla”.
E’ il secondo Comune ibleo ad approvare il bilancio. Un record di precocità rispetto al passato.
“In verità è anche un’arma a doppio taglio. Per la prima volta, con il Bilancio in mano, entri nella gestione della cosa pubblica e non puoi cercare scuse. Quale momento migliore per dare un segnale? Anche simbolicamente, qualche tariffa poteva essere vista al ribasso. Ma la cosa che ci allarma di più, escluso l’intervento dell’assessore Frasca, è il fatto che l’Amministrazione non sia voluta entrare nel merito delle sue scelte”.
Avrebbe accettato l’incarico di assessore al Bilancio?
“No, o comunque avrei avuto grosse difficoltà. Anche il sindaco avrebbe dovuto valutare bene prima di assegnare una delega così importante a una persona al primo ruolo istituzionale. Non ho nulla contro Robusti, ma si tratta di valutazioni politiche. Non possiamo permetterci, in questa fase storica, l’inesperienza”.
C’è qualcosa che salva di questa Amministrazione?
“Il fatto, rispetto alla precedente, di usare le armi e sparare. A costo di fare dei danni. Non riesco però a capire la sua vera dimensione e l’impressione è che viva alla giornata. Come ho detto prima, non un matrimonio ma piccoli orgasmi solitari. Anche per soddisfare i suoi tanti leader. Perché potete dirmi tutto, ma non che non esistano gruppi, minigruppi e sottogruppi. Anzi, esistono pure più sindaci…”
Chi sono?
“Il sindaco Barone. Poi c’è Giavatto, con cui è spesso in contraddizione. Il presidente del Consiglio Mandarà, che ha una sua linea. E anche Frasca ultimamente ha alzato la voce. Questo succede quando ci si coalizza per vincere e non per governare. Ieri le contraddizioni sono emerse in modo palese quando l’ultimo punto all’ordine del giorno (lottizzazione in via Fleming, ndr) è stato rinviato senza alcuna giustificazione”.
In aula se l’è presa con chi sostiene che negli ultimi cinque anni non abbia fatto opposizione e si sia svegliato solo ora…
“Me la prendo perché non è vero. E non accetto che mi si dica da chi – Giavatto e, ogni tanto Frasca – a Santa Croce per cinque anni non si è visto”.
Chiusura sulla serra di via Rinzivillo. Ieri avete proposto un question time per capire che fine farà.
“Qui non si contesta l’idea, ma il modo in cui si applica. Può sempre succedere che un imbecille tiri una cicca e la incendi. Se facciamo una cosa, sforziamoci di farla bene. A me quella di via Rinzivillo sembrava l’ingresso della Fiera di San Giuseppe più che la Fiera vera e propria. Mi chiedo: cosa è stato fatto per coinvolgere gli altri comuni? All’inaugurazione abbiamo visto solo l’onorevole Ragusa, nessun sindaco ibleo è stato invitato. E nessun manifesto affisso fuori dai confini comunali. Quando parlo di programmazione mi riferisco proprio a questo. Come pensi di fare gemellaggi con le altre città, quando non ti apri alla realtà circostante? Qui si naviga a vista per avere consensi e like sui social, ma non si capisce quale idea di Santa Croce si abbia per i prossimi cinque anni”.
2 Comments
Da profano mi chiedo ,dal momento che lei a tutte queste contestazioni (costruttive mi auguro )e con tanta esperienza nel settore ,almeno così fa capire ,come mai nelle elezioni non prende i voti necessari x governare ?????,Secondo me criticare ,farà bene,, ma e sicuro di non sbagliare,,Grazie dei suggerimenti
Sig. Podimani, alle ultime elezioni la lista di cui ho fatto parte ha preso il consenso di un elettore su 3 e siamo contenti del risultato. C’è stato chi ha avuto un consenso maggiore e abbiamo preso atto di ciò; ora vigiliamo affinché chi governi rispetti il programma elettorale esprimendo le nostre legittime opinioni. Personalmente da Cons. Comunale la gente mi ha dato fiducia con 290 voti in più rispetto a 5 anni prima e non rimpiango le scelte fatte. La perfezione non è certo di questo mondo,anzi sono il primo ad ammettere di poter sbagliare. Sarà il tempo a dare le giuste risposte.
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